Articoli in Tecniche Pesca Sub

Raffreddore e Sinusite, i nemici del Pesca Sub

Tutti i pescasub prima o poi dovranno combattere contro piccoli e grandi problemi stagionali che interessano le vie aeree superiori. Capiterà proprio nel fine settimana o nei giorni più belli di essere bloccati a casa con il naso chiuso e gli occhi in lacrime. Cercheremo in questo articolo di parlare del problema e condividere i metodi più efficaci di guarigione.

Avvertenza preventiva: NON fate nulla senza aver prima consultato il vostro medico o specialista.

Cominciamo con il dire che le varianti di infezione o infiammazione sono tante come anche le cause, e per non bastare ci siamo noi che non siamo tutti uguali, ogni individuo avrà quindi il suo personale caso che solo uno specialista in otorinolaringoiatria può diagnosticare e indicare una cura. Per questo non vi aspettate in questo articolo metodi assoluti e buoni per tutti, e soprattutto sottolineamo che le cure mediche sono rimandate al giudizio di un dottore (e io sono solo un informatico).

Trucchetti invernali per la pesca subacquea

Come già detto l’inverno è uno dei momenti più rilassanti per andare a pesca, dobbiamo però fare i conti con condizioni climatiche completamente sfavorevoli.

Scegliamo il giorno giusto
Per esperienza vi posso già dire che il vero nemico da affrontare non è la temperatura bassa ma il vento. Guardiamo il meteo, soprattutto la parte dedicata ai venti e mari, scegliamo il giorno con il più basso valore della forza dei venti. Tanto meglio se la giornata è particolarmente soleggiata, apprezzeremo molto questo evento quando usciremo infreddoliti dall’acqua, e quel fievole raggio di sole ci sembrerà come un caldo abbraccio.

Il posto giusto
D’inverno non possiamo fare gli schizzinosi sul luogo di pesca, dobbiamo accontentarci di quello meno traumatico. La scelta del posto si basa su questi importanti parametri: il parcheggio a pochi metri dalla costa e il riparo dal vento. La nostra auto deve sostare nell’immediata vicinanza del punto d’ingresso, così possiamo in pochi istanti rientrare a ripararci e riporre rapidamente tutta l’attrezzatura nel bagagliaio. Scegliamo quindi un parcheggio riparato dal vento e orientiamo l’auto in modo da essere lei stessa un riparo per la nostra svestizione.

Pesca sub d’inverno: prepariamo il fucile

Molti pescatori, me compreso, adorano l’inverno perchè finalmente si può andare a mare con maggiore tranquillità. Infatti in questo periodo troveremo i nostri luoghi preferiti deserti, senza barchette e bagnanti che gironzolano. Di pescatori con la canna invece ce ne sono di più, ma a questi siamo abituati e sappiamo già come evitare discussioni territoriali.

Il mare d’inverno è un’altra cosa, più arzillo rispetto alla bella stagione, dovremo quindi studiare a fondo il meteo e conoscere bene i nostri posti se non vogliamo incontrare una mareggiata o comunque delle condizioni sfavorevoli. I pesca sub più incalliti infatti seguono le previsioni meteo ora per ora fino a venerdì notte come fosse l’esito di un derby di calcio.

Tecniche di pesca sub: l'aspetto!

La tecnica dell’aspetto sul fondo è stata scoperta molto tempo fa dai pescatori subacquei nel tentativo di riuscire ad avvicinare i dentici, successivamente si è visto che è valida per quasi tutte le specie ittiche. L’espediente di successo della pesca all’aspetto è sicuramente la curiosità innata dei pesci nell’andare a vedere cosa è caduto sul fondo, con la speranza magari che si tratti di cibo.

Sostanzialmente semplice come concetto, la tecnica di pesca all’aspetto prevede un discesa lenta, armoniosa e un appostamento sul fondo che sia soppratutto immobile ma anche sufficientemente coperto da non svelare tutta la nostra massa. La tecnica dell’aspetto può esserre effettuata con successo a qualsiasi profondità come per esempio a soli 2 metri di fondale nel caso delle spigole o a più di 10 metri per avvicinare i dentici.

Apnea e Sicurezza

Isicurezza apneal mare è un amico, fantastico, emozionante, ma anche imprevedibile. Dobbiamo quindi recarci a pesca con la consapevolezza che tutto può accadere sia nella buona che nella cattiva sorte. Bastano poche semplici regole, da seguire scrupolosamente, e possiamo rendere le nostre giornate sicure e divertenti.

La boa segnasub non è solo una legge, è importante per tanti motivi: segnalare la vostra posizione alle barche, far sapere ai vostri amici o parenti dove vi trovate, fornire un supporto di galleggiamento in caso di problemi. Per fare un esempio, immaginate di avere un attacco di crampi alle gambe (o peggio) e nessuno può aiutarvi perchè non vi vede.

Controllate il meteo prima della immersione, una mareggiata può essere improvvisa e scatenarsi in pochi minuti quindi prima di entrare in acqua assicuratevi che nei paraggi ci sia un posto al sicuro per uscire (spiaggetta, darsena, ecc.)

Fucili: prendere la mira

La differenza tra un pescatore principiante e uno esperto è soprattutto la gestione delle emozioni dopo aver sbagliato una bella preda, magari tanto facile che non ci spieghiamo come sia stato possibile padellare (così si dice in gergo pescasub) in maniera così clamorosa. Rassicuriamo innanzi tutto i principianti confermando che sbagliare un tiro è da tutti, accade anche ai campioni.

Perchè sbagliamo? Molti tendono ad accusare il fucile come unico responsabile, in realtà questo è vero solo in rari casi e possiamo attribuirlo quasi sempre ad un’asta storta o a un mancato equilibrio di potenza e a un rinculo non gestibile. La verità è che siamo quasi sempre noi a sbagliare, per tanti motivi ma sopratutto per l’emozione nel momento prima dello sparo che ci fa dimenticare di puntare per bene la nostra preda. Altro fattore di sbaglio è la reazione fulminea del pesce, anche se non ci accorgiamo a occhio nudo molti pinnuti sono in grado di avere una reazione così veloce da schivare l’asta, fenomeno che si amplifica quando la preda è piuttosto lontana.

Il “richiamo” – di Sommozziello

Articolo di Aldo Fossataro

Gittata e tiro utile dei fucili subacquei

Arbalete o pneumatico che sia, molti di noi vogliono sapere la portata del fucile subacqueo, soprattutto se abbiamo intenzione di acquistare uno nuovo o se dobbiamo intervenire con importanti modifiche su uno già in possesso.

Consideriamo come gittata massima del fucile la distanza raggiunta tra la testata e la punta dell’asta dopo lo sparo, cioè con la sagola tutta stesa. Già a casa nostra possiamo divertirci a stendere sul pavimento i nostri fucili e misurare la lunghezza totale.

Comunque il metodo per avere una valutazione su un qualsiasi fucile è abbastanza semplice, occorre avere solo un metro e misurare la distanza fra testata e sganciasagola (io ne ho uno piccolo a portachiavi e non mi preoccupo se mi prendono per pazzo quando entro in un negozio di pesca e passo in rassegna i fucili esposti), fatto questo non abbiamo bisogno di altre informazioni.