Un Cyrano in fibra di carbonio.

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cyrano con serbatoio in fibra di carbonioPubblico le foto di un prototipo di Mares Cyrano della STC, con un inedito serbatoio in fibra di carbonio. Certo la sua figura la fa: esteticamente è una meraviglia.
La fibra di carbonio, rispetto all’alluminio, è decisamente più leggera. Ha infatti un peso specifico che si aggira intorno a 1,5, contro i 2,5/2,7 dell’alluminio. Tradotto, è più leggera del 40% circa. Ha inoltre una maggiore rigidità strutturale ed è insensibile a qualsiasi tipo di ossidazione (ma non ai solventi). L’altro lato della medaglia è purtroppo la tendenza a fratturarsi, mentre l’alluminio si deforma.
Avete presente quando vi cade pesantemente un fucile negli scogli? al massimo vedete una piccola ammaccatura nel serbatoio. Nel carbonio invece, pur essendo più resistente, il danneggiamento si manifesta sotto forma di crepe.
Ora, se si crea una crepa in un recipiente sottoposto ad altre pressioni cosa può succedere? Non saprei rispondere. Immagino che se la crepa è piccola si avrà uno sfiato d’aria e un aumento progressivo delle dimensioni della crepa stessa (ma quanto veloce?). Se il danno invece è maggiore quali possono essere le conseguenze?
Devo dire infine che in alcune realtà fa fibra di carbonio viene utilizzata per costruire proprio dei tubi a pressione (ho letto qualcosa in rete), ma non saprei dire quali siano le caratteristiche strutturali. Mi è parso di capire che le fibre vengono disposte diversamente rispetto alla classica trama a fibre perpendicolari (si dice così?), con singoli fogli alternati in direzioni diverse.

cyrano con serbatoio in fibra di carboniocyrano con serbatoio in fibra di carboniocyrano con serbatoio in fibra di carboniocyrano in fibra di carbonio e mirage 130

18 Commenti

  1. Gioacchino ha detto:

    Bellissimo!in effetti hai centrato i motivi di perplessità,mi pare anche che le dimensioni esterne non sono cambiate,e all’interno?in futuro sentiremo,se marco vorrà,i particolari,ma non so se sia prudente anzi,già è stato troppo imprudente a rivelare quest’idea che si fa presto a copiare,a meno di non avere una tecnologia costruttiva specifica.

  2. mytom ha detto:

    All’interno deve essere rimasto per forza delle dimensioni standard, altrimenti non entrerebbero impugnatura e ogiva.
    Marco fa le cose per bene. Certo, le specifiche tecniche spero le tenga per se, altrimenti gliele copiano. Ma l’idea del serbatoio in carbonio per pneumatici, nei vari forum, è saltata fuori altre volte.
    Questa però mi sembra la prima dimostrazione pratica.

  3. luciano ha detto:

    Ma a cosa servirebbe il fusto in carbonio??
    a nulla!!!

    • mytom ha detto:

      Serve a rendere il fucile più leggero. Quindi non mi trovo d’accordo con te sul fatto che non serva a nulla. Tuttavia resta da vedere se può funzionare in tutta sicurezza.

  4. luciano ha detto:

    appunto..cosa vuol dire più leggero? Forse intendevi dire più bilanciato. Puoi avere un fucile che pesa anche 10 kg in terra ferma, ma che in acqua è come deve essere, ossia neutro o leggermente negativo!!
    Il fusto in carbonio in un oleopneumatico è una innovazione senza apparente senso pratico e spero che passi al vaglio di test specifici…
    La fibra di Carbonio è negativa in acqua, specifica per momenti flessori e resistenti, il discorso cambia per contenere pressioni elevate a questo punto per gioco forza devi aumentare lo spessore della fibra e il discorso della fantomatica “leggerezza” decade.
    Cosa diversa è per l’alluminio anodizzato dei serbatoi dei comuni oleopneumatici che regge tranquillamente pressioni di 25/50 atm, con uno spessore inferiore al millimetro( ovviamente 50 atm non è una pressione utilizzabile perchè il grilletto degli oleo è un meccanismo cinetico ad “aggiunta di base” e sul grilletto graverebbe una pressione esorbitante!

  5. mytom ha detto:

    Dalla foto mi sembra evidente che il serbatoio ha lo stesso spessore di quello in alluminio, ossia 1 mm.
    A parità di ingombro, il serbatoio in carbonio pesa quanto? mezzo etto in meno? (si, lo so, dipende dalla lunghezza). Questo in acqua è, secondo me, indubbiamente un vantaggio.
    Riguardo a tutto il resto diciamo più o meno le stesse cose.
    Bisogna vedere come si comporta il carbonio alle pressioni operative dei fucili pneumatici.
    Infine, trattandosi di un esperimento individuale, per ora fuori da ogni logica commerciale, non vedo perché dovrei stroncarlo a prescindere. Lasciamo fare a Marco tutte le prove del caso. Sarà lui a raccontarci pregi e difetti di questa soluzione.

  6. luciano ha detto:

    certamente… giuste deduzioni
    nel pneumatico sono altri gli interventi che avrebbero un senso diciamo “effettivamente pratico”.
    Quello che manca a quest’arma è la precisione nel tiro, ora troppo grossolana per le prede di taglia piccola che caratterizzano “mediamente” la pesca mediterranea….in Brasile invece sarebbe un’arma precisissima :-)) visti i pesci che sono mediamente oltre i 10 kg
    E’ già un’arma che nasce con potenza in surplus.
    Gli interventi riguardano a mio avviso altri particolari, ma con una riprogettazione completa perchè oramai, con gli attuali in commercio si è arrivati al top.
    ciao Luciano

  7. mytom ha detto:

    La precisione nel pneumatico è una questione di… fortuna. Io sono riuscito ad ottenerla in un solo fucile, al quale ho variato l’assetto, rifatto l’impugnatura, aumentato il grip (ci credi se ti dico che da quando ho messo un grip migliore è aumentata la precisione), messo un kit sottovuoto, ammorbidito il grilletto (più altri interventi che però vanno a incidere sulle prestazioni più che sulla precisione).
    Su tutti gli altri fucili che ho avuto (sempre pneumatici) non sono MAI riuscito a ritrovare lo stesso feeling.
    L’airbalete della Omer dovrebbe migliorare proprio la precisione di tiro, ma chissà perché io con questo fucile padellavo in continuazione.
    D’accordo con te che una bella riprogettazione servirebbe davvero.
    Torna a trovarci.
    Ciao.

  8. Gioacchino ha detto:

    mytom scrive:
    La precisione nel pneumatico è una questione di… fortuna. Io sono riuscito ad ottenerla in un solo fucile, al quale ho variato l’assetto, rifatto l’impugnatura, aumentato il grip (ci credi se ti dico che da quando ho messo un grip migliore è aumentata la precisione), messo un kit sottovuoto, ammorbidito il grilletto (più altri interventi che però vanno a incidere sulle prestazioni più che sulla precisione).

    Per quanto riguarda l’utilità del fusto in carbonio,sull’arba,con la rigidità,cambia le prestazioni,sull’oleo è solo una differenza di assetto, che è più evidente nelle misure lunghe,quindi non direi che è inutile,ognuno potrà valutare,se sarà commercializzato,se varrà la pena valutando costi e benefici,se un fusto per un 130 costasse 50€ e tenesse 40atm potrebbe essere uno sfizio che un denticiaro potrebbe seriamente considerare.Quanto alla precisione,questo concetto viene travisato,strutturalmente l’oleo è più preciso di un arba,tutto dipende dalla mano e dalla nostra difficoltà di mira e di abituarci al rinculo,non dal fucile,infatti se viene messo il sottovuoto diminuisce l’imprecisione data dal rinculo,alleggerendo il grilletto si diminuisce il riscio di spostamento al momento dello sparo e il grip sull’impugnatura rende più controllabile il tutto,insomma il feeling dipende da noi,per questo,credendo nelle possibilità dell’oleo,ho fatto tutte le modifiche come Tommaso,certo ho dovuto farne molte,mentre con l’arba è mooolto più facile trovare un modello che ci confà,ed è il motivo della sua diffusione a macchia d’olio

  9. mytom ha detto:

    L’ultimo esperimento che ho messo in cantiere consiste in un “allargamento” del grilletto, in modo da doverlo azionare sempre con la prima falange. Vediamo come si comporta.

  10. mikmik1965 ha detto:

    Inutile. Penso che la differenza di peso di un serbatoio in carbonio sia irrilevante, poichè per ridurre il peso si dovrebbe ricorrere all’alleggerimento eventuale di componenti ben + pesanti. Inoltre sappiamo bene che lo stesso risultato si ottiene economicamente applicando un galleggiante.
    In ultimo mi chiedo se ci fosse un pneumatico ultraleggero, avrebbe problemi di gestione del rinculo.

  11. mikmik1965 ha detto:

    Dimenticavo condivido pienamente quanto detto da Luciano, il pneumatico è lo stesso da 30 anni ed andrebbe veramente rivoluzionato a partire dal sistema di mira decentrando la canna nella parte superiore del fucile in asse con la direzione di mira. E’ pure l’unico vero tentativo apprezzabile nell’airbalete che in quanto a meccanica ha replicato il gsd della serie punto con tutti i suoi difetti.
    Per quanto si è detto sul rinculo e precisione non è assolutamente vero che un pneumatico sia peggio di un arbalete, ma è solamente + difficile e meno immediato.

  12. mytom ha detto:

    @ mikmik1965:
    Un fucile sottovuoto ha un rinculo decisamente più contenuto di uno con canna allagata, specie se armato con asta da 7.
    Diciamo che l’esperimento messo in cantiere da Marco è una chicceria, con un forte impatto estetico. Se dovessero saltare fuori dei benefici tecnici, sono sicuro che ci renderà partecipi della cosa.

  13. black725 ha detto:

    mà che sò, forse forse il carbonio si presterebbe meglio alla sagomatura, e partendo da un cilindro diametro 30 e modellato come gli odierni seac HF si avrebbe un fusto resistente al pari dell’alluminio ma molto più equilibrato e filante, non credo che sia “solo” la quantità di aria all’interno del serbatoio che faccia gallegiare di più o meno il fucile, bensì la forma del fusto, secondo mè sarebbero più i vantaggi con questo materiale.

  14. mytom ha detto:

    @ black725:
    Una volta garantita la tenuta alle alte pressioni, immagino che lo step successivo consista nel dare una forma diversa al serbatoio, con risultati analoghi al processo di idroformatura (se non sbaglio, nell’airbalete lo spessore dell’alluminio usato per il serbatoio è superiore rispetto a quello dei serbatoi cilidrici, e questo comporta ovviamente un aumento di peso).
    Ho letto un po’ in giro, e sembra che per quanto riguarda l’utilizzo del carbonio nei recipienti a pressione, venga sempre utilizzato uno strato di alluminio che salvaguardi il contenitore da eventuali crepe.

  15. Paolork ha detto:

    Se Marco Paganelli me lo conferma mi pare proprio che ne parlammo un bel pò di tempo fa per telefono…le perplessità c’erano ma la curiosità era tanta.
    Ma d’altronde tutto dipende da come si fanno le cose…anche un normale pneumatico può diventare pericolosissimo se vengono violati alcuni criteri di sicurezza strutturali.
    Importante sarà sicuramente anche la tecnica di taglio.

    Il bilanciamento del pneumatico è sempre stato un tallone d’Achille. La maori fece una canna allegerita per migliorare l’assetto. E funzionava.
    Magari le due cose abbinate permetterebbero un fucile con serbatoio da 32mm di rimanere neutro…chissà. Per me sarebbe il massimo. Asta da 6,5mm e nell’agguato non avrà rivali!Sia per prestazioni che confort.

    Per la questione precisione è tutta una questione di grilletto. Non so se avete mai fatto caso ad un calo di precisione con le mani gelate 🙂 . Ora come ora non c’è un grilletto e ne una modifica che renda il grilletto effettivamente morbido…a meno di alcune modifiche pericolosissime, ma pure lì non siamo ai livelli di un attimo sgancio per arbalete.

  16. Paolork ha detto:

    Detto ciò….LO VOGLIOOOO!!!

  17. mytom ha detto:

    Anche nel mio mamba con serbatoio da 35 farebbe la sua bella figura…

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