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Dieta Pre e Post Pesca in Apnea

Dieta Pre e Post Pesca in ApneaArticolo del Dottore Nutrizionista Santo Stefanelli

Come per tutti gli sport aerobici, anche nella pesca in apnea, se si vogliono ottenere le prestazioni massime, troviamo nel CARBOIDRATO  il re incontrastato della dieta.
Nella pratica della pesca in apnea si consumano tantissime calorie, e ciò è dovuto al fatto che il pescatore si sposta continuamente in superficie, effettua immersioni, agguati, aspetti, ecc.,. Nel fare tutte queste cose vengono utilizzati tutti i muscoli del corpo, quindi con un consumo di energia massimo, anche durante i più o meno prolungati periodi di apnea (assenza di respirazione), fase durante la quale il nostro corpo se non ben controllato, può consumare tante energie, fondamentali per la durata e la qualità della pescata.
Ecco perché i carboidrati, come anche i grassi, devono avere una presenza costante nella dieta del pescatore subacqueo, in quanto costituenti fondamentali che forniscono massima energia e di lunga durata.
I carboidrati, come è noto a tutti, si trovano in tutti i cereali e derivati (quindi pasta, pane, grissini, crackers,ect), in concentrazioni più alte, ma li troviamo anche in misura ridotta nei legumi, nelle verdure e nella frutta. I grassi invece li troviamo in quantità notevoli nel latte e derivati, ma anche nelle carni, soprattutto nelle carni rosse o più comunemente chiamate grasse, come carne di maiale e vitello.

L’alimentazione e la pesca in apnea.

Premetto che quest’articolo non è da considerarsi come una guida medica, ma è frutto di una personale riflessione su cosa mangiare prima di una battuta di pesca, cercando di salvaguardare la propria incolumità.

L'alimentazione e la pesca in apnea.Come è noto, ogni individuo necessita di un buon allenamento, e di conseguenza un adeguato nutrimento o alimentazione, per poter affrontare un’attività fisica impegnativa, sia di natura agonistica o di natura amatoriale. Solitamente chi pratica sport a livello agonistico è sottoposto ad allenamenti ed alimentazione “tabellata” dal loro preparatore atletico e dal medico sportivo; questo modo di operare fa si che l’atleta venga monitorato, secondo le sue capacità, a mantenere la giusta forma fisica in modo tale da fargli conseguire una buona prestazione durante la competizione sportiva.