Articoli in Fucili Arbalete

Se un fucile soltanto non basta

Al pescatore di una volta bastavano un Medisten, un retino alla vita, maschera, boccaglio, pinne e coltello. E quando la passione era tanta e i problemi economici minimi, una bella muta con cerniera e una cintura di piombi. Un paio di ore a controllare le solite tane e la cena era assicurata… spesso anche il pranzo e qualcosa da mettere in freezer.
E per assicurarsi un certo numero di catture non bisognava essere dei campioni, bastava entrare in acqua armati e passarci un paio d’ore.

I pescatori che riescono a fare carnieri abbondanti con regolarità ci sono anche oggi, ma sono generalmente molto bravi, hanno buoni tempi d’apnea, riescono ad andare in acqua con una certa costanza, e spesso si spostano in gommone alla ricerca dei posti migliori.

Novità 2012: Arbalete Mares Viper e Viper Pro


Per il 2012 anche Mares ha colto la sfida di realizzare un nuovo arbalete, dopo il grande successo della serie Phantom, arriva una nuova famiglia di fucili, il Viper e il Viper Pro. Un nome molto bello ripreso dalla storia Mares, ma non solo, a questo modello si sono dedicati  a lungo molti atleti e tecnici del settore pesca sub, alla fine il risultato è un arbalete ricco di tutti i moderni criteri, cioè di tutto quello che noi utenti finali volevamo dalla nostra arma.

La Mares non “sforna” prodotti nuovi con eccessiva frequenza, ma quando lo fa ci stupisce sempre per la qualità e l’innovazione. Questo perchè ogni prodotto è preventivamente progettato e rifinito dallo staff tecnico e poi testato a lungo dagli atleti del team Mares, e questo processo viene ripetuto diverse volte fino alla produzione finale.

Test Seatec Geko 90, potenza e controllo

Era da tanto tempo che vedevo la pubblicità del Geko sulle riviste ed ero curioso di provarlo, adesso finalmente grazie ad un baratto sono riuscito ad essere un felice possessore di questo cannone del mare. Non esagero chiamandolo cannone, infatti la cosa più evidente (e che in foto non si evince) è la massa dell’arbalete, difficile da descrivere fino a quando non lo impugni, è massiccio e dal peso importante, nonostante sia solo un 90 è il fucile più pesante che ho, anche più di quelli in legno.

Sicuramente la Seatec con il Geko ha pensato di realizzare un prodotto per le grandi occasioni, infatti di serie viene fornito con doppio elastico da 17,5mm e asta da 7mm. Immaginatevi quindi la potenza di impatto, devastante per qualsiasi pesce, tonni compresi. Per questo la massa del Geko è stata progettata per ospitare qualsiasi genere di allestimento. Ovviamente non dobbiamo aspettarci il brandeggio particolarmente agevolato, però la forma del fusto suggerisce una certa cura per la disposizione degli elastici e rende il fucile molto idrodinamico.

I miei C4 Monoscocca

MONOSCOCCA, O LO AMI O LO ODI! Ricordo ancora il mio primo monoscocca C4;  dopo un notevole investimento economico,da solo, nel mio box di casa lo giravo e rigiravo ammirandolo, era un 100 a filettatura (quelli a pallina non erano ancora in produzione) ponticello in lega asta con tacche. Non vedevo l’ora di provare in acqua questo fatidico cannone aspettandomi chissà quali risultati.

Finalmente arriva il primo giorno, sul gommone ho tutto ciò che serve per bilanciarlo, cioè nastro isolante e piombini da 5 gr opportunamente appiattiti.

Lo metto in acqua, lo osservo affondare, prima ,seconda terza prova, bene penso che così possa andare. Ho montato una coppia di gomme da venti usate che avevo montato su un altro 100. Provo a caricare,  la prima tacca arriva con non poche difficoltà, la seconda neanche a parlarne! Decido di scaricare il fucile e di cambiare la coppia di elastici. Intuendo la possibile difficoltà nel carico ho con me la scorta di elastici da 16 archetti lunghi, archetti corti. Bene con la coppia da sedici e l’archetto lungo carico a seconda tacca, finalmente!

Prova arbalete in legno Arbaconte II di Conte Sub

Dopo tante soluzioni di fucili lunghi mi è venuta l’idea di farmi un corto attrezzato però in maniera “cattiva” per insidiare i serra di settembre che sbucano all’improvviso dal torbido. La scelta è caduta sui prodotti di questa giovane azienda, la Conte Sub, che sta realizzando dei fucili in legno di buona fattura e dal prezzo molto competitivo.

Così ho contattato il titolare e mi sono fatto realizzare un Arbaconte 2 da 80, allestito con doppio elastico da 16mm e asta da 6,5mm. Dopo poco più di una settimana il mio nuovo Arbaconte era pronto e vista la breve distanza sono andato a ritirarlo di persona, così ho avuto modo di chiaccherare a lungo con Salvatore Conte e farmi un’idea su tutta la gamma di prodotti.

Prova Arbalete Omer Cayman ET 85

Finalmente dopo tanto chiacchiericcio sulla novità di casa Omer un amico, Carlo, mi ha affidato il suo Cayman ET 85 comprato da poco, così ho potuto provarlo e smanettare con gli allestimenti come al mio solito. Tempo fa ne avevo parlato senza averlo provato in questo articolo, oggi possiamo confermare o smentire alcune voci a riguardo.

Intanto guardiamolo da vicino, la forma del fusto è a ellisse, cioè largo e schiacciato, l’impugnatura tipica della linea Cayman comoda e funzionale dal profilo basso. La testata è semplice e dall’aspetto “cattivo”, predisposta per il doppio elastico, direi che esteticamente il fucile si presenta bene, i dettagli e i punti di aggancio sono perfetti. L’asta è incastonata nel fusto, se guardiamo di lato il fucile si vedono solo le pinnette sporgenti.

Ogiva Salvimar Extreme

Extreme, nome azzeccato per questa nuova ogiva a boccole, infatti più estrema di lei non c’è. La salvimar ha letto nel pensiero di molti pescatori e ha finalmente prodotto una ogiva per elastici imboccolati veramente corta, credo che più di così non si può.

Se osservate la foto potete notare il paragone con la “vecchia” ogiva snodata, cioè la Extreme è più corta di quasi 4cm, in pratica senza cambiare elastici ci fa guadagnare 4cm di corsa utile.

Inoltre è ben fatta, molto affusolata e idrodinamica. A fucile carico gli elastici rimangono lontani quanto basta e le boccole non poggiano sull’asta, questo dettaglio secondo me migliora la visibilità dell’asta e quindi il puntamento.

Attenzione però, il ponte d’acciaio è abbastanza spesso, quindi l’uso di questa ogiva è per le aste con perni. Non ho provato con l’asta con le tacche ma dubito sulla sicurezza della tenuta.

Prova Arbalete Seatec Snake 80

Spesso capita che girovagando fra i vari negozi prima o poi l’affare ci esce. Ed è stato così per Il mio ultimo acquisto ossia un’arbalete  SEATEC SHAKE 80 ad un prezzo pressoché ridotto ai minimo termini, essendo un pesca sub di basso fondo non potevo farmi sfuggire tale occasione. Premetto che gli arbalete “SEATEC” hanno sempre destato interesse, in quanto secondo me si collocano fra il prodotto commerciale e quello artigianale.

Osservando il fucile si intuisce subito la causa che ha portato alla scelta del nome “Shake”: l’arbalete visto dall’alto per la sua lunghezza presenta una forma di serpente, ha la testa stretta (testata aperta molto minimale di circa 2 cm) per poi allargarsi più del doppio nella parte centrale del fusto sino a restringersi nella sua coda (sempre di 2 cm prima dell’appoggio sternale).  Una forma non molto comune per un fucile subacqueo,  considerando le classiche forme tubolari o ad osso di seppia, lo Shake è corposo ma più affusolato.