Pesca in Apnea – Ottobre 2011

Ringraziamo la prestigiosa rivista di settore per la pubblicazione di un articolo sul nostro sito, in particolare Giorgio volpe per l’attenzione dedicata. Per errore hanno citato solo me, in realtà il nostro blog è particolarmente attivo grazie al contributo di tutti, soprattutto di Tommaso Mytom, che prima di me aveva cominciato a scrivere interessanti articoli sulla pesca sub.

Ma a questo punto dobbiamo ringraziare tutti i lettori del blog, circa 20.000 al mese, sicuramente l’attività di scrivere articoli semplicemente per passione ha dato i suoi frutti in termini di notorietà. E siamo tutti ogni giorno felici di distribuire consigli e notizie sul nostro amatissimo sport.

Poco più di un anno e mezzo fa, quando ho cominciato a scrivere, non immaginavo l’effetto che ne sarebbe scaturito, ne l’amicizia reale o virtuale con tutti i compagni con cui condivido questa passione. Di nuovo grazie a Tommaso, Stefano, Antonio e Fabio.

Alcune “ricette” per indossare la muta

prodotti per la vestizione delle muteL’ispirazione per questo articolo mi è venuta a seguito di un piccolo problema nel quale mi sono imbattuto dopo l’ultima uscita, e che illustrerò più avanti.
Ho sempre utilizzato mute in spaccato/foderato. Comode, calde, resistenti, ma con lo spiacevole difetto di non poter essere indossate “all’asciutto”. Le mute in spaccato interno infatti si incollano letteralmente alla pelle, rendendo impossibile la vestizione.
Numerose sono le “ricette” adottate dai pescatori atte ad agevolare  lo scivolamento del neoprene. Nessuna di queste purtroppo è, a mio modo di vedere, esente da difetti. Vediamole di seguito.

La saponata.
È sicuramente il sistema preferito dalla maggior parte dei pescatori. Normalmente si prende una comune bottiglia di plastica da due litri, la si riempe di acqua calda e si aggiunge un po’ di sapone. Nessuno però ci impedisce di abbondare. Io ad esempio uso uno o due bidoncini da quattro litri, conservati dentro una borsa frigo per il mare, la stessa che uso dopo per riporre il pescato (i ghiaccioli li metto in una borsa piccola per lattine). Con tale quantità di acqua è facile farsi una sorta di doccia dopo la pescata, utile soprattuto d’estate se si rimane in spiaggia, o ancora meglio d’inverno: in questo caso potersi versare acqua calda dentro la muta subito dopo la pescata è una vera e propria goduria (i più megalomani si sono attrezzati con una doccetta da campeggio da collegare all’accendi sigari).

Con il nodo risparmiamo uno sleeves

In un arbalete completo di mulinello normalmente si usano due sleever per l’impiombatura completa del monofilo di nylon, ce ne vuole uno per l’asta e uno per la sagola del mulinello. Ma, avete visto quanto costano gli sleeves? Più della benzina! E se come me avete un bel numero di fucili e cambiate spesso aste e allestimenti allora diventa una spesa, ormai quando entro in un negozio ne compro sempre una dozzina.

Poi un giorno ho visto un Cressi Geronimo in esposizione e ho notato che fra monofilo e sagola del mulinello aveva un nodo invece del classico sleeves, allora mi sono incuriosito e ho studiato il nodo, fortunatamente la Cressi ha pubblicato un video di come si esegue il giochetto e così è stato facile sperimentare.

Prova schienalino e piombi Saplast – seconda parte

Le zavorre della Saplast mi piacciono molto, esteticamente bellissime e molto funzionali.

Io ho provato il famoso schienalino Tortuga e i piombi da cintura gommati, il tutto rigorosamente in versione mimetica. Esteticamente ineccepibili e sopratutto comodi, infatti le zavorre rivestite hanno il vantaggio di “aggrapparsi” alla muta ed essere meno ballerini dei comuni piombi, inoltre lo schienalino asciuga in un minuto e possiamo riporlo direttamente nel bagagliaio dell’auto, almeno io faccio così e lì vi rimane fino alla prossima uscita.

Il Tortuga nasce con 3kg incorporati però grazie al foro centrale è possibile installare, o meglio avvitare, un piombo aggiuntivo e portarlo a 4kg come di consueto uso nella mia configurazione.

La Saplast fornisce due fasce in gomma e le fibbie per l’assemblaggio, io che proprio non riesco a non modificare tutto, ho personalizzato il sistema di sostegno aggiungendo ad ogni fascia una clip a sgancio rapido e un pezzo corto di fascia elasticizzata, entrambi recuperati per pochissimi euro in merceria.

Esempi di allestimento per Arbalete

A seguito delle numero richieste di aiuto per la configurazione di arbalate, abbiamo deciso di pubblicare la seguente tabella per aiutare tutti i lettori alle prese con la scelta di elastici e asta. Configurare il fucile ad elastici può essere semplice ma anche molto complesso perchè nella maggior parte dei casi l’allestimento va scelto su misura del pescatore, considerando quindi le sue abitudini in stile di pesca e prede.

Nelle seguenti tabelle abbiamo riportato le configurazioni più usate, o meglio dire quelle consigliate nel rispetto di un buon equlibrio fra tutte le caratteristiche di questi fucili (potenza, precisione, ecc.). In realtà nulla vi vieta di effettuare delle prove al di là dei nostri consigli, spesso la configurazione ottimale si raggiunge proprio grazie alle prove personali. Tenete conto che abbiamo elaborato queste tabelle considerando i comuni fucili di tipo commerciale, questo va specificato perchè con alcuni arbalete particolari o artigianali (legno, carbonio, ecc.) è possibile avere configurazioni più estreme, anzi alcuni di questi sono realizzati apposta per usarli in determinate condizioni.

Camucam by Persikotech: videocamera subacquea artiginale

L’aggettivo artigianale forse suona inappropriato per un prodotto che racchiude in se la migliore tecnologia oggi disponibile.
La Camucam, progettata, costruita e  utilizzata dall’utente Persikotech, è quanto di meglio possa desiderare un pescatore subacqueo per filmare le proprie azioni di pesca.
Di dimensioni ultra compatte, con una gradevole finitura mimetica superficiale, è capace di riprendere fino a tre ore di filmati in alta definizione, influendo minimamente sull’assetto del fucile.
Persikotech per ora utilizza la Camucam per attività personali, tuttavia ha già ricevuto numerose richieste da parte di altri appassionati di pesca sub e non solo. Chissà che un giorno non riesca a mettere in piedi una vera e propria produzione. So di per certo che il pensiero già gli è passato per la testa!

GFT Carbonio Aero – Le pinne “spaziali”

Scusate l’allusione ai cartoon anni 70, ma questa volta ci voleva proprio un’esclamazione all’altezza della notizia che mi è appena giunta, la nuova pala in carbonio della vulcanica GFT. Si chiama Aero, non a caso, infatti GFT oltre ai precedenti standard di qualità ed esperienza ha messo in campo anche la partnership con gli ingegneri dell’Università di Lecce, andando a lavorare con tecniche e tecnologie aeronautiche per realizzare una pala dalle caratteristiche senza precedenti.

La nuova tecnologia di produzione chiamata HF (Hot Forming) prevede la totale eliminazione di qualunque imperfezione e infiltrazione d’aria nel processo, ottenendo quindi una lastra di composito perfetta, comunque lasciamo questi dettagli ai tecnici e parliamo invece del nostro sport.

Le pinne in carbonio GFT Aero sono veramente rivoluzionarie, una flessibilità e resistenza mai raggiunte da altri modelli, a questo punto penserete che una pala così non spinge molto, invece no, sono stati in grado di mantenere le caratteristiche di reattività e ritorno elastico classiche delle pinne in carbonio. Sapete quanto pesa una pala? poco meno di 250gr, una piuma!

Anteprime Sporasub 2012

Qualche giorno fa sono scivolati su internet dei video dimostrativi di nuovi prodotti Sporasub non ancora in commercio, per questo il nostro blog ha colto al volo la notizia e subito pubblicato un articolo su queste novità. Solo dopo, grazie alla segnalazione della stessa Sporasub, abbiamo appreso che si trattava di prototipi non ancora pronti per il mercato.

Il nostro blog e lo staff che scrive, si dedica alla pubblicazione di veri test, impressioni e novità sul settore pesca sub, non certo di gossip aziendale, quindi di comune accordo abbiamo deciso di rimuovere sia gli articoli che i video e cogliamo l’occasione per porgere le scuse a Sporasub e a tutti i lettori se siamo stati poco cauti e troppo rapidi a scrivere.

Detto questo, informiamo tutti i fan della Sporasub che il vero catalogo e le sue novità saranno presentati ufficialmente il 9 Ottobre a Lecce. A partire da questa data il nostro blog pubblicherà tute le news di questa dinamica e intraprendente azienda.