Articoli in Attrezzatura Subacquea

Se un fucile soltanto non basta

Al pescatore di una volta bastavano un Medisten, un retino alla vita, maschera, boccaglio, pinne e coltello. E quando la passione era tanta e i problemi economici minimi, una bella muta con cerniera e una cintura di piombi. Un paio di ore a controllare le solite tane e la cena era assicurata… spesso anche il pranzo e qualcosa da mettere in freezer.
E per assicurarsi un certo numero di catture non bisognava essere dei campioni, bastava entrare in acqua armati e passarci un paio d’ore.

I pescatori che riescono a fare carnieri abbondanti con regolarità ci sono anche oggi, ma sono generalmente molto bravi, hanno buoni tempi d’apnea, riescono ad andare in acqua con una certa costanza, e spesso si spostano in gommone alla ricerca dei posti migliori.

L’attrezzatura di riserva

gommoncinoNon so a voi, ma a me è capitato diverse volte di compromettere seriamente una mia uscita a pesca per via della rottura di un componente dell’attrezzatura. Per fortuna mi ritengo una persona previdente, anche se terribilmente distratta, e di conseguenza sono sempre riuscito a rimediare a questi spiacevoli inconvenienti grazie all’attrezzatura di riserva che solitamente mi porto appresso.

L’attrezzatura di riserva si divide in due gruppi principali: quella che si porta nel borsone e quella che si aggancia alla boa/plancetta. Per quest’ultima bisogna accettare il compromesso di doversi trascinare una boa/placetta più pesante del normale, che può creare qualche fastidio durante la battuta di pesca. Chi usa il gommone è ovviamente avvantaggiato, non avendo pressoché limiti alla quantità di attrezzatura che può portarsi appresso.

Intervista a Simone Gallini, titolare della Sigal Sub

Sigal Sub

Intervista del 3 novembre 2011

Continua il nostro viaggio tra le realtà commerciali e industriali italiane che operano nel settore della pesca subacquea. Questa volta è il turno della Sigal Sub, celebre azienda produttrice delle migliori aste per fucili subacquei e di tutta una serie di accessori di qualità, rigorosamente Made in Italy. Pur definendosi “azienda artigiana”, alla Sigal Sub sono consapevoli del successo internazionale delle proprie produzioni, merito di passione, cura nella lavorazione e ricerca dei migliori materiali. Intervistiamo il titolare, Simone Gallini.

PSB) Ciao Simone, in quanto pescatore ti sarai fatto un’idea sulla recente introduzione del permesso obbligatorio per la pesca in mare. Vuoi condividerla con noi e con i nostri utenti?
SG) Forse molti non saranno d’accordo, ma sono generalmente allergico agli obblighi, soprattutto se riguardano attività di svago, a meno che non siano per motivi di sicurezza.
Sarei d’accordo se questo servisse a censirci e successivamente darci un peso politico che attualmente non abbiamo.
Purtroppo ho l’impressione che questo sia soltanto il primo passo per avere poi una licenza di pesca a pagamento… Insomma, l’ennesimo stratagemma per rastrellare denaro ovunque sia possibile.
Spero di sbagliarmi…

Prova dei prodotti Saplast – prima parte

Questo è il primo di due articoli dedicati ai prodotti Saplast, tutti rigorosamente testati dallo staff di Pescasublog.it. Posso anticipare che l’impressione avuta riguardo alla qualità delle lavorazioni è ottima, per il resto… non vi resta che leggere il proseguo dell’articolo.

pedagno SaplastPedagno
Di dimensioni e peso contenuto, il pedagno prodotto dalla Saplast è caratterizzato da una insolita forma a manubrio e dal consueto rivestimento in materiale gommoso, tipico delle lavorazioni effettuate da quest’azienda.  Pesante soltanto 300 gr., grazie alla forma particolare è possibile un agevole e veloce collocamento sotto la cintura. Una volta infilato, soltanto un’azione volontaria o una trazione molto più violenta del normale (come ad esempio, e mi auguro non capiti mai a nessuno, il passaggio ravvicinato di un’imbarcazione) possono rimuoverlo da dove è stato riposto. Con altri prodotti mi è capitato di dover andare a recuperare la plancetta, rimasta indietro di diverse centinaia di metri, per aver perduto il pedagno senza essermene reso conto. Con il pedagno Saplast questo non sarebbe successo.

Maschera Omer Aries 39

Maschera Omer Aries 39La Aries 39 rappresenta il modello di punta tra le maschere prodotte da Omer. Erede della Aries 45, che sostituisce, e parziale evoluzione rispetto alla Alien, è caratterizzata da un basso volume interno, buona visibilità verticale – soprattutto verso il basso – e fibbie collegate direttamente al telaio. Viene prodotta nel classico colore nero, o in tre tonalità diverse di mimetico.
Ho avuto modo di utilizzare la maschera durante la mia ultima uscita. Il suo pregio principale, a mio modo di vedere, consiste nel fatto che dopo quasi quattro ore di pesca non mi ha segnato minimamente il volto, il che sta a significare la scelta di un ottimo silicone. Durante la pescata non ho avuto infiltrazioni d’acqua, tranne in una circostanza, a seguito dell’errato riposizionamento della maschera dopo una breve pausa.

Manometro Omer e raccordo per Fucili Mares/Seac

Manometro OmerQualche giorno fa il raccordo artigianale del compressore, con il quale carico i miei fucili, si è spezzato in due. Letteralmente.
Il raccordo me lo aveva costruito Luca SVL, noto utente di vari forum dedicati alla pesca subacquea.
Per risolvere la faccenda decido di fare due cose: 1) sego un pezzo di pompetta per fucili mares e la collego al compressore tramite un attacco rame e 2) compro un raccordo Omer per fucili Mares / Seac. Già che ci sono compro anche il manometro.
Raccordo e manometro sembrano costruiti davvero bene. Purtroppo lo spillo del raccordo non è sufficientemente lungo per agire sulla sfera della valvola Seac, problema che ho risolto aggiungendogli la capocchia di un chiodino per legno.
Il Manometro, invece è… un semplice manometro con il filetto tornito per l’Airbalete e lo spillo calibrato. Costa un po’ troppo rispetto a un normale manometro a paraffina. Diciamo il doppio.
Si tratta comunque di un buon prodotto, e sembra strano che altre aziende come Mares, Seac e Cressi, che da decenni producono fucili pneumatici, abbiano demandato questo tipo di accessori al fai da te.

Nuovo Airbalete Camu 3D

Nuovo Omer Airbalete Camu 3D

Tra le varie novità del catalogo Omer 2010, spicca l’intrigante Airbalete Camu 3D, versione mimetica del famoso e controverso pneumatico Omer.
Pur rappresentando uno dei maggiori best seller del 2009, con il passare del tempo l’Airbalete ha denunciato alcuni difetti, più o meno importanti. Certo, i pregi di questo innovativo fucile pneumatico sono tanti e non di poco conto: serbatoio idroformato, impugnatura in linea con l’asta, notevole riduzione degli attriti interni, ottimo controllo del rinculo e aumentata istintività di tiro.
Però non mancano i difetti, più o meno importanti: lo sgancia sagola che in alcuni modelli devia il tiro, il pistone fragile, casi più o meno frequenti di allagamento del serbatoio, aggancio difficoltoso del pistone, asta di serie non adeguata.
Questi sono i difetti che maggiormente vengono riscontrati dagli utenti dei vari forum, e anche su pesca facile abbiamo un utente che ha dovuto inviare l’Airbalete per una riparazione in garanzia e una volta rientratone in possesso ha continuato a registrare alcuni malfunzionamenti.
C’è da dire che la Omer ha un servizio post vendita efficientissimo, che arriva fino alla sostituzione completa dell’arma in caso di difetti marcati. E per quanto mi riguarda, non sono solito fare discorsi del tipo “con quello che costa… ecc.”.
L’Airbalete non costa poco, ma introduce nel mondo della pesca subacquea alcune innovazioni di cui si sentiva effettivamente la mancanza. Innovazione = progettazione = test = collaudi. Tutte cose che costano e che inevitabilmente fanno lievitare il prezzo finale.
La speranza è che nell’Airbalete Camu 3D i difetti fin qui riscontrati siano stati risolti o quantomeno attenuati. Se poi la Omer ha voglia di inviarmene uno in prova, garantisco una disamina approfondita del prodotto e un’assoluta imparzialità di giudizio…