L’azienda Leaderfins è conosciuta fra gli appassionati della pesca in apnea per la produzione di economiche pinne in vetroresina e multistrati in composito a base di fibra di carbonio. In pochi anni la Leaderfins si è affermata nel mercato internazionale, infatti ha anche una sede ad Hong Kong. Ritengo comunque che il mercato europeo sia rifornito dalla sede di origine, poichè le pinne che ho ricevuto sono state recapitate dall’ Estonia. La manifattura delle pale costituisce un ottimo compromesso fra qualità e prezzo, sicuramente è l’articolo adatto a chi non vuole rinunciare ai vantaggi dell’ attrezzatura di tipo tecnico, pur mantenendosi su un prezzo di fascia bassa. Nel catalogo Leaderfins sono presenti svariati modelli in vetroresina ed in carbonio che si differenziano fra loro per colorazioni, tipologia e particolari innovativi. E’ persino presente una originale pinna in fibra di carbonio rivestita da uno strato di neoprene mimetico. La Leaderfins commercializza anche monopinne in fibra di vetro.
Oggi vi parlerò delle nuove pale in carbonio GFT Aero HF livrea Pesca, che ho abbinato alle scarpette anatomiche C4.
Cominciamo dal principio.
Tutto inzia quando un amico e collega pescatore mi parla delle sue pale in carbonio, per l’appunto le Aero HF: me ne tesse così bene le lodi che, incuriosito, comincio a cercare informazioni in rete, e proprio sul sito del produttore trovo queste caratteristiche (le riporto in ordine sparso):
Dopo la prova delle prime “plasticone” made in C4: le Wahoo Brown ’09, tocca alle Wahoo dark.
Come in ogni test inizio col primo impatto sulla terra ferma.
– come per la prima versione di queste pinne salta certamente all’occhio l’inconfondibile design made in c4, in particolare si nota la stretta somiglianza con le ben più blasonate e performanti mustang in carbonio, dalla particolare scarpetta al flap.
– Le pale ora hanno due durezze: dark sono di durezza media e, per l’appunto, sono completamente nere, mentre fog è la durezza soft/morbida, e sono grigie.
– Al contrario delle “vecchie” Wahoo, che si avvalevano di un misto di plastica e vtr, nelle pale viene usato un nuovo tecnopolimero più pesante e resistente alle sollecitazioni tipiche del “pescapneista”, e che non dovrebbero subire più quell’effetto “sbiancante”. Inoltre ora le pale appaiono leggermente più spesse.
Recensione di Giuliano Zito – editing dell’articolo di Tommaso Mytom
All’inizio della mia frequentazione degli ambienti acquatici il primo acquisto è consistito in un paio di pinne in tecnopolimero. Ovviamente massacrai caviglie e polpacci per via delle faticose pinneggiate. Successivamente, dopo aver maturato un paio di anni di esperienza e frequentato il corso di apnea, migliorai la tecnica della pinneggiata, e negli allenamenti in piscina ebbi l’opportunità di testare vari modelli di pinne in carbonio dei marchi più blasonati, dalle più economiche in vetroresina rivestite da uno strato di fibra di carbonio, a quelle più costose e di qualità nettamente superiore.
Giannis Halas, co – proprietario della prestigiosa XXone- Anax , allo scioglimento della società mette a disposizione la sua vasta esperienza e conoscenza del materiale composito per dare vita alla nuova realtà: la MEISTER. La vecchia azienda Xxone Anax, lanciò le ormai famose pinne in vetroresina della serie Kaleidos, diventate famose in Italia grazie ai video di Fabrizio D’Agnano e di cui davvero in pochi si sono lamentati negli anni. Seguirono le XXone pro mim che aggiornarono i materiali e la manifattura. Si trattava in entrambi i casi di prodotti di grande versatilità e qualità. Attualmente il testimone è passato alle Meister FG pro, sotto le spoglie di un nuovo design, nuove colorazioni ed un nuovissimo “scheletro” : un mix di fibra di vetro e fibra di carbonio racchiuso in strati di lucida ed uniforme resina sintetica. La pala viene realizzata priva di fori e questo le rende perfette per l’incollaggio sulle scarpette phatos, che ha indubbi pregi, primo fra tutti il peso contenuto e la mescola formata da diversi strati di gomma a densità specifica.
Avevo un paio di splendide scarpette Sporasub e volevo corredarle con una buona pala, per questo motivo ho preso appuntamento e sono andato in casa GFT, che dalla mia ultima visita ha acquisito un nuovo laboratorio e show-room, per cui ero anche curioso di vedere la nuova sistemazione.
Domenica 26 Gennaio 2014 alle ore 16:30 in provincia di Lecce si terrà un seminario tecnico con gli ingegneri di Cetma Composites per una discussione sui prodotti in carbonio ad alto rendimento e per la presentazione delle nuove pale “Edge”. All’incontro sarà presente anche il testimonial Michele Giurgola, campione d’apnea e abile pescatore a quote abissali.
Mi è appena giunto il nuovo catalogo della GFT Carbonio, che ormai da anni è specializzata nella produzione di pinne e accessori in materiale composito, soprattutto carbonio.
La novità 2014 consiste nelle varianti, infatti tutte le pale sono state impreziosite da una livrea mimetica personalizzabile a seconda dei gusti del cliente. Inoltre grazie alla collaborazione con Polo Sub è possibile avere un effetto estetico uniforme alla livrea della muta, complimenti!