seatec grotto roller

Il Grotto della Seatec, fucile del quale ho già scritto, si presta bene anche alla “rollerizzazione”… Tuttavia, prima di trattare l’argomento principale dell’articolo, vediamo nuovamente quali sono le caratteristiche generali di questo fucile:

• Forme snelle e sinuose. Il fusto d’alluminio è a osso di seppia ed è rivestito completamente di poliuretano espanso, che ne migliora l’assetto;
• Guida-asta integrale, realizzato direttamente in fase di stampaggio;
• Viene prodotto nelle misure 50 e 60;
• L’impugnatura è la VG 09 Silver, tale e quale a Ghost. Ha quindi le guanciole anatomiche per mano destra o sinistra, a seconda della richiesta al momento dell’acquisto;
• Il congegno di scatto è in acciaio… in definitiva differisce dalla Ghost solamente per il grilletto, che in questa versione è di plastica;
• Viene venduto in diverse versioni, con testate realizzate in nylon caricato, estremamente compatte:
1) Con testata “hawk” chiusa o aperta: entrambe possono montare solo un elastico circolare (max diametro 20 mm), ma con la “open” si ha una mira un po’ più agevolata;
2) Oppure con testata “snake”, che oltre a essere aperta, e quindi priva di ponticello, può ospitare ben due elastici circolari;
• L’archetto in dotazione è del tipo snodato a legare;
• Il fucile ha in dotazione un’asta filetta da 6,35 mm con tacche, corredata di fiocina con corpo in nylon a tre punte;
• Infine, il “tanaiolo” esce di serie equipaggiato col mulinello, e benché a molti possa sembrare superfluo su una misura così piccola, personalmente lo ritengo molto utile: può sempre capitare di incontrare una preda corpulenta e di avere in mano un fucile corto. Oppure, se colpiamo una preda in tana, e non è possibile il recupero immediato, basta allentare ulteriormente la frizione e risalire per respirare, fare una sosta di recupero, e poi tornare giù e recuperare il pesce in totale sicurezza e senza rischiare di perderlo. Il mulinello è il modello Mini, “fratellino” del tekno: corpo in pvc, capacità 25 mt, guida-filo e frizione relativamente facile da usare anche con guanti spessi.

Torniamo a noi: dopo la soddisfacente esperienza col Grotto in versione “classica”, e volendo “estendere” il campo d’azione di questo arbalete, decido di acquistarne un altro nella versione con fusto da 50 cm, e approfitto dell’occasione per provare anche una nuova testata.
testata roller seatecSi tratta di una testata grazie al quale è possibile sfruttare al massimo la potenza delle gomme lungo tutta la lunghezza del fusto, sopra e sotto, tramite l’ausilio di due carrucole in testata realizzate in nylon caricato e completate con cuscinetti in acetilene con sfere di vetro.
Questo sistema permette di ottenere una potenza simile a quella di un arbalete più lungo e dotato di due gomme circolari.
Grazie a questa testata si può attenuare il rinculo, mentre il brandeggio non viene pregiudicato più di tanto rispetto ad un arbalete classico, anche se, avendo gli elastici posti anche inferiormente rispetto al fusto, non si può pretendere che il fucile risulti facile e rapido da muovere come nel caso della versione originale…
Una pecca non da poco consiste nel fatto che, per via dell’adozione della nuova testata, il “fucilozzo” tenda ad essere abbastanza negativo in punta, cosa che si ripercuote anche sui tiri, che infatti risulteranno bassi. Per cui, per ovviare a tale problema, è consigliabile togliere qualche piombo dalla testata, nel caso ve ne siano installati.
Altra cosa: la configurazione di questo “rollerino” è composta da asta da 6,5 x 77 cm. + elastico da 17,5 mm.
Con questo setup il tiro e la precisione mi soddisfano abbastanza, ma sono certo che usando un’asta da 7 più corta di 5, o addirittura 10 cm rispetto all’attuale, e mantenendo lo stesso diametro di elastico, tagliato però con un fattore di allungamento attorno al 380-400%, si potrebbe migliorare ulteriormente il “giocattolino”. L’unico dubbio riguarda il rinculo, ma sarebbe da provare…

E finalmente giungiamo alla prova in mare
Approfitto di una bella giornata per portare in acqua il “rollerino”.
Entro e noto subito che il fucile è piuttosto negativo. Infatti, anche senza asta e lasciandolo in posizione verticale a testata in su, comincia a cadere lentamente verso il fondo.
Constatato questo, è un attimo caricarlo. Come tutti i roller, e seppur corto, non è esattamente una scheggia in fase di brandeggio. Infatti la testata, decisamente più voluminosa rispetto all’originale, e le gomme che corrono anche inferiormente al fusto, rendono il tutto non esattamente idrodinamico.
Comunque, proprio perché è un 50, lo si riesce a muovere abbastanza agevolmente, tanto da non pregiudicarne una soddisfacente fruibilità.
Passiamo ad altro: la potenza.
Ho modificato il Grotto, montandogli una testata roller, proprio per vedere fino a che punto potessero arrivare le prestazioni massime… e sì, in questo modo acquista potenza da vendere.
Vengono fuori tiri brucianti, degni di un arbalete doppio elastico di taglia più grande, e a saggiarne per primo le doti sarà poi un bel pizzuto che girovagava appena sotto un lastrone che, seppur colpito basso, è finito nel cavetto…
Ultima nota sul tiro: come già accennato, il Grotto roller tira un po’ troppo basso (difetto che l’accomuna ad altri roller in commercio), ma date le bordate di cui è capace con questo setup, si tratta di una pecca che una volta fattaci l’abitudine e l’occhio gli si può perdonare. Tra l’altro, il tiro migliora in parte usando aste con l’aletta posizionata sotto.

Trovo che il Grotto roller sia particolarmente indicato per la pesca nel torbido, a caccia di spigole, o magari altri predatori come le leccia, ma in acqua limpida l’ho trovato un po’ troppo limitato. D’altro canto stiamo parlando pur sempre di un cinquantino, potente sì, ma sempre di corto si tratta…
Infine, ritengo che se si voglia rollerizzare il Grotto come si deve, sarebbe opportuno cercare testate più performanti, atte a ospitare il solo dyneema, invece degli elastici in tutto il loro diametro.

Editing parziale dell’articolo by Tommaso Mytom