Articoli in Cressi Sub

Prova Giacca Cressi Cernia 5 mm.

prova giacca muta cressi cernia 5 mm.

La mia vecchia giacca su misura in liscio-spaccato mi ha piantato in asso a inizio estate, quando a causa di una manovra di svestizione poco accurata, e complice un aumento di “massa” corporea che aveva reso particolarmente aderente il vecchio capo, mi ritrovai con brandelli di neoprene dilaniati tra le mani.
Fortunatamente l’aumento della temperatura dell’acqua mi permise di passare subito alla 3 mm., e così rinviai l’acquisto della nuova giacca da 5 mm. fino a questo inizio autunno, trovandomi subito di fronte al dilemma Muta su Misura o Muta Commerciale?

Maschera Cressi Nano HD

Cressi Nano HD
Durante l’estate ho acquistato questa maschera in quanto “costretto” da un amico negoziante, il quale ha avuto la faccia tosta di dire di averla ordinata appositamente per il sottoscritto… facendomela poi pagare 45€, che è una bella cifra, anche se inferiore al prezzo di listino (in internet si trova intorno ai 55€+SS).
La Cressi Nano HD è una maschera specifica per l’apnea e la pesca, caratterizzata da un ridotto volume interno – credo tra i migliori della categoria -, un telaio in plastica leggero e minimale, e un campo visivo abbastanza ampio. Riguardo quest’ultimo aspetto, volendo fare un paragone, il campo visivo laterale è inferiore a quello della Micromask e superiore a quello Aires 39. Buona la visibilità verso il basso, ma non eccelsa considerato che ho qualche difficoltà a visualizzare, ad esempio, la fodera del coltello e la sede dello spillo portapesci, entrambi collocati sul fianco destro della cintura.

Prova Giacca Cressi LC 7mm

A pesca, si sa, molte volte proviamo l’attrezzatura che vediamo addosso ai nostri compagni di avventure. Così è stato per me; dopo una pescata con un amico ho apprezzato la robustezza e le qualità della sua muta liscia, ed incuriosito ho acquistato una giacca liscia anche io. La mia scelta è ricaduta su un modello che non è commercializzato in Italia ma che ormai in rete è reperibile, poiché è destinato al mercato Cressi spagnolo: la Cressi LC 7mm.

L’acronimo LC sta per “Low Compression”, ossia bassa compressione. Il neoprene è inedito e made in japan, che garantisce una grande resistenza allo schiacciamento dovuto all’aumento di pressione man mano che si scende. La parte interna della muta è realizzata in neoprene spaccato a cellula aperta. Il capo è molto morbido, caldo ed elastico; caratteristica che in genere non è propria delle mute fatte per resistere allo schiacciamento.

Nuovo Pneumatico Cressi Sub Saetta

Cressi SaettaIn occasione della presentazione del nuovo catalogo 2012, Cressi Sub scopre le carte sul nuovo fucile Pneumatico. Si chiamerà Saetta – glorioso nome, già appartenuto ad un fucile a molla che la Cressi produceva nel secolo scorso – e verrà commercializzato a partire da Giugno 2012.

Purtroppo il catalogo è avaro di informazioni tecniche, e riporta esclusivamente le seguenti notizie:

Fucile disegnato per aggiungere alla potenza del tiro pneumatico una maggior precisione e velocità dell’asta.
– La testata è quindi disassata e presenta fori di scarico maggiorati.
– Impugnatura angolata morbida di colore bianco per una facile individuazione del fucile sul fondo. 
– Mimetismo sulla canna per agevolare i tiri all’agguato. 

In più si viene a sapere che il fucile sarà disponibile con e senza variatore di potenza, nelle misure 40 senza variatore di potenza, 55 e 70 con e senza variatore, e 100 esclusivamente con variatore di potenza.

Nuovi Pneumatici in arrivo

Notizia del 07.02.2010, vedere di seguito gli aggiornamenti.

AGGIORNAMENTO (22.02.2011):
Del nuovo fucile Salvimar se ne è già parlato qualche giorno fa (qui). Nel frattempo l’Amico Gioacchino ci ha rivelato che trattasi di una rivisitazione del del vecchio Scubapro Magnum (qui). Continuo a pensare che verrà prodotto esclusivamente nelle misure corte (ricordo il commento di un uomo Salvimar, il quale rivelava che buona parte del loro fatturato proveniva delle fiocine a mano e dagli altri prodotti venduti nei negozi delle località balneari estive). Tuttavia lo S
cubapro Magnum, nella versione pro, veniva prodotto nella misura 105. Staremo a vedere.
Sempre a proposito di nuovi fucili, una piccola ditta, la LG Sub, sta ripercorrendo le orme della ormai defunta Maori Sub (a proposito, qualcuno dice che potrebbe riaprire i battenti…). La SG Sub propone fucili costruiti su impugnatura Mares, con serbatoio da 35 mm., e basati con una volata sottovuoto che sembra una via di mezzo tra il mamba e il tovarich (o della sua evoluzione, il kara-jo), con l’estetica dell’X-Power. Non mi sembra, a sensazione, niente di innovativo, anche se pare ci siano dei brevetti di mezzo. Il sito è questo
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Il vecchio Cressi SL 70 rimesso a nuovo

Cressi SL 70Qualche post addietro ho mostrato un cressi sl 70 (degli anni 70…) smontato sul mio tavolo di lavoro. Ho da poco finito di riassemblarlo, portarlo in pressione (20 atm) e constatare che al momento tiene bene e non si notano perdite ne di aria ne di olio.
Rispetto alla versione originale gli ho sostituito la valvola con una compatibile con il mio compressore (così non dovrò sbattermi per ricaricarlo); inserito un pistone in plastica Mares in luogo di quello originale metallico; sostituito la volata con una nuova Tigullio (con dei bei fori inclinati per lo scarico dell’acqua dalla canna); cambiato l’oring dell’astina del variatore, da dove prima si sentiva qualche leggero spiffero.
Per la lubrificazione ho usato 20 ml di un miscela composta al 50% da olio per forcelle sae 10, 25% di CRC Marine e 25% di olio al teflon puro.
L’ho poi corredato di asta nuova da 8 mm (con scorri sagola orribile, ma i Devoto da 8 mm. non riesco a trovarli) pagata la bellezza di 12 € (furto), fiocinetta Venturi e spezzone di dynema da 1,5.
Benché in teoria si presenti bene come fucile per il razzolo in acqua torbida, la mia intenzione è quella di utilizzarlo come fucile per tana e piccoli agguati. In questo dovrei essere agevolato dalla fiocinetta venturi, che a quanto si dice permette un tiro lungo e preciso.
Il problema, più che altro, è riuscire ad andarci a pescare. Tanto per cambiare.

Un Cressi SL 70… anni 70!

Cressi SL 70Il fucile smontato nel mio tavolo di lavoro è un Cressi SL 70 degli anni 70. Uno di quelli, ormai rari, con il grilletto in metallo. Il modello in questione ha una piccola perdita d’aria dall’astina del variatore di potenza, che spero di aver risolto con la sostituzione di un o’ring.
Dico “spero” in quanto nel frattempo mi si è rotto il raccordo del compressore che si avvita alla valvola di precarica (solita sfiga).
Comunque, il fucile è in ottime condizioni, ma presenta alcuni difetti progettuali. Innanzi tutto sostituirò il pistone in metallo con uno mares in plastica, al fine di scongiurare fenomeni di corrosione e, particolare non trascurabile, poter contare su una massa di impatto inferiore.
La testata originale ha dei fori di scarico insignificanti, e anche a volerli lavorare non c’è lo spazio sufficiente. Ho pensato di sostituirla con una cressi di più recente produzione , con fori svasati e inclinati, ma la lunghezza della parte filettata non consente un perfetto accoppiamento con canna e ogiva. Ho optato per una testata Tigullio, con grandi fori svasati e dimensioni del filetto che più si avvicinino a quelle della testata originale Cressi. Per scongiurare perdite ho aggiunto un o’ring alla canna. Portato il fucile a 5/6 atm sembra reggere senza perdite, ma finché non riuscirò a collaudare il fucile a 30 atm non avrò la certezza che tutto funzioni a dovere.
L’esigenza di sostituire la testata nasce anche dal fatto che quella originale dispone di una boccola di ammortizzo metallica, non sostituibile con quella attualmente in produzione in quanto il diametro risulta leggermente differente.
L’ultima (per ora) modifica consta nella sostituzione della valvola di precarica di serie con una seac (ho trovato quella, ma appena riesco prendo la mares) per poter caricare il fucile tramite il compressore.
Appena avrò un po’ di tempo cercherò di sostituire il perno del dente di sgancio con uno di diametro ridotto, utilizzando il metodo SVL o quello Paolork (oppure comprandone uno apposito, vedremo).
L’ideale, infine, sarebbe dotare il fucile di una testata sottovuoto. Ma per quello ci sarà tempo.