Un sistema di aggancio alternativo per lo schienalino

pesca sub

Schienalino tortuga modificatoPremessa numero 1
Tempo fa pubblicai le foto dello stratagemma utilizzato dall’amico Gioacchino per fissare lo schienalino alla cintura. L’articolo è questo.
Gioacchino ha modificato il suo schienalino in modo tale che anziché essere agganciato dietro la schiena, viene fissato nella parte anteriore della cintura, facendo passare l’elastico sotto il cavallo. Si tratta di un sistema decisamente pratico, al quale mi è capitato di pensare recentemente, viste alcune traversie patite durante le ultime uscite. Mi è capitato infatti di rompere un paio di volte il tubetto trasparente utilizzato per fissare il mio schienalino alla cintura e, avendolo sostituito con uno spezzone di gomma, di non riuscire a trovare la misura giusta per impedirgli di sbattermi sulla testa durante la capovolta o, peggio, di tirarmi su la cintura lungo i fianchi (cosa che mi da’ enormemente fastidio).

Premessa numero 2
Ho acquistato recentemente un piccolo coltello ausiliario, oggetto di prossima recensione e prova. Avendo deciso di portarlo in cintura mi sono ovviamente avanzate le due cinghie di gomma che servono per fissare la custodia al polpaccio.

A questo punto mi si è accesa la lampadina…
Collego le due cinghie tramite le fibbie di plastica, fisso la prima al foro dello schienalino dove originariamente era stato collocato il tubetto di gomma da posizionare sotto la cintura… et voilà, il gioco è fatto. La lunghezza delle due cinghie unite, tra l’altro facilmente regolabile, è tale da consentirle di passare sotto il cavallo e agganciarsi in prossimità della fibbia della cintura, così che la trazione venga esercitata verso il basso. Il sistema ideato da Gioacchino prevedeva  un gancio fatto di fil di ferro, mentre io mi sono limitato a lasciare le fibbie a sgancio rapido già presenti, come potete vedere in foto, in modo da formare un’asola. Ovviamente si fa passare dentro l’asola la parte di cintura che poi va a fissarsi nella fibbia della stessa, in modo da non compromettere la possibilità di sganciare la cintura in caso di emergenza. L’asola, a questo proposito, non deve essere stretta, ma deve consentire alla cintura di non rimanervi impigliata. Se non ci si fida dell’asola si può levare la fibbia ed inserire il classico natello, da far passare sotto la cintura nella maniera classica.

2 Commenti

  1. Gioacchino ha detto:

    Ciao Tommaso,ottimo riutilizzo delle cinghie del coltello,che altrimenti resterebbero sul gobbo inutilizzate;tra l’altro hanno il giusto grado di elasticità per l’uso che ne fai e sono appunto facilmente regolabili,io infatti utilizzo una cinghia rigida(non elastica),proprio per non farmi arrivare in testa lo schienalino,dotata di un fastex appunto per regolarla;il fastex ha anche il vantaggio di non sporgere davanti alla cintura,mentre inizialmente il mio gancio,quando andavo radente le rocce,le urtava facendo un rumore secco,così l’ho modificato piegandolo lateralmente,quasi appiattendolo rispetto all’anello di aggancio della cinghia;proverò il tuo sistema perchè è più facile da agganciare nella vestizione,nello sgancio di emergenza il mio gancio è migliore come scorrevolezza sulla cintura,però ha un possibile rischio di impigliarsi al retro della cintura mentre cade verso il fondo,rischio da me presunto perchè nello svestirmi,lasciando cadere la cintura,mi è capitato che rimanesse agganciato ai piombi dietro,sai che casino se succedesse in acqua?Il tubicino in dotazione della Saplast ha creato a molti il tuo stesso problema,se è della grandezza giusta fanne dei salvapunta per arpioni,ciao

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