Articoli in naso

Raffreddore e Sinusite, i nemici del Pesca Sub

Tutti i pescasub prima o poi dovranno combattere contro piccoli e grandi problemi stagionali che interessano le vie aeree superiori. Capiterà proprio nel fine settimana o nei giorni più belli di essere bloccati a casa con il naso chiuso e gli occhi in lacrime. Cercheremo in questo articolo di parlare del problema e condividere i metodi più efficaci di guarigione.

Avvertenza preventiva: NON fate nulla senza aver prima consultato il vostro medico o specialista.

Cominciamo con il dire che le varianti di infezione o infiammazione sono tante come anche le cause, e per non bastare ci siamo noi che non siamo tutti uguali, ogni individuo avrà quindi il suo personale caso che solo uno specialista in otorinolaringoiatria può diagnosticare e indicare una cura. Per questo non vi aspettate in questo articolo metodi assoluti e buoni per tutti, e soprattutto sottolineamo che le cure mediche sono rimandate al giudizio di un dottore (e io sono solo un informatico).

La compensazione

Compensazione forzata dell’orecchio medio.

L’apnea è una pratica antichissima che ha portato l’uomo in un ambiente a lui non naturale sia per esigenze di caccia che di puro svago, ma spesso si sottovalutano i principi fondamentali del proprio corpo ignorando così i propri limiti e la consapevolezza dell’atto di apnea.

L’apneista o il pesca sub deve affrontare le immersioni in “modo consapevole” e sicuro per far si che non insorgano seri problemi.

La Compensazione.

Uno degli aspetti fondamentali da conoscere, per chi pratica apnea, è la “Compensazione forzata dell’orecchio medio”.

La compensazione spesso si manifesta come una pressione all’interno delle orecchie inizialmente fastidiosa per poi aumentare e manifestarsi con dolori. Questo fenomeno accade per effetto della pressione esterna che è differente da quella del nostro corpo, facendo si che l’aria contenuta nei polmoni tenda ad espandersi e raggiungere tutte le cavità dell’apparato respiratorio (trachea, laringem seni frontali e paranasali) compensandole in maniera spontanea evitando danni o implosioni. L’apparato uditivo, anche se collegato con quello respiratorio, non riesce a compensare in modo spontaneo poiché esiste una naturale ostruzione determinata dalla “Tromba di Eustachio”  (canale particolarmente stretto e sinuoso) ed ha bisogno di particolari manovre per raggiungere un’equivalenza di pressione con l’esterno.