Articoli in orata

Pikotech Cryptik – Posidonia Hood e Posidonia Shoulder

ImmagineNovità assoluta molto apprezzata dal pubblico nel corso del Medishow 2015 svoltosi alla Fiera di Roma, il nuovo mimetismo “totale” proposto dall’azienda Pikotech rende criptico il pescatore in apnea non soltanto per il mimetismo che riprende i colori del fondale marino ma soprattutto per lo speciale camuffamento 3D. Nata dalla collaborazione fra la Pikotech ed il famoso pescatore Massimo Milani (in arte “forchetta”), questo accessorio per il basso fondale elude i sensi delle prede che non riescono ad identificare con esattezza il pescatore.
I pesci, infatti, hanno ormai imparato a riconoscere ed associare al pericolo la sagoma del pescatore in apnea. Quando la tecnica di pesca adottata è sopraffina, l’appostamento è ben ponderato ed il bersaglio si materializza oltre una buona copertura la cattura è assicurata (o quasi). Ci sono però quelle situazioni in cui il pesce ci coglie alla sprovvista, o appare da un lato in cui siamo completamente scoperti, o non abbiamo scelto l’appostamento migliore. In quei casi possiamo eludere il suo immaginario prendendo le sembianze della poseidonia che i pesci associano a qualcosa di innocuo e protettivo.

Pesca Sub a Primavera

Finalmente dopo il torbido inverno arriva il sole e le belle giornate dove il mare, blu intenso, comincia a risplendere. Come un effetto ipnotico ci porta la mente a vagare sui passati incontri e sulle future prede, dove spesso le aspettative superano la realtà ma a volte accade il miracolo e l’esatto opposto, e ritorniamo a casa con il dentice dell’anno.

A primavera tutto il mondo animale (in generale) si sveglia e comincia la ricerca sia del cibo che dell’accoppiamento, ma soprattutto una specie in particolare diventa maggiormente attiva, scatenando tutta la sua vera natura di cacciatore. Con un’istinto feroce questo eterno predatore riccore a qualunque mezzo o attrezzo pur di ritornare alla sua tana con una o più prede. Stiamo parlando dell’uomo, che dopo aver conquistato il pollice opponibile si è evoluto all’indice sul grilletto.

Esperienze di pesca: l’Orata

orataPurtroppo non mi è ancora capitato di pescare l’orata di cui potersi vantare, quella da tre o quattro chili. Tuttavia qualche centro l’ho fatto, e in base a queste catture ritengo di poter fare una mia personale disamina di quali sono le tecniche migliori per poter catturare questo bellissimo e buonissimo sparide. Ci tengo a precisare che tutto quello che scriverò è dettato da mie esperienze personali, e non dalla lettura di articoli sulle riviste e nei siti di pesca, o da racconti di altri pescatori.
Tenendo fede a quanto appena detto, non farò il solito copia/incolla per illustrare la morfologia dell’orata. A coloro fossero interessati ad approfondire questo aspetto consiglio una rapida ricerca in rete. In questo link la voce dedicata all’orata su Wikipedia.
Tutte le mie catture sono avvenute nel bassofondo, entro gli otto metri, e tutte nei mesi che vanno da maggio a dicembre. Dopodiché l’orata sembra sparire, salvo qualche rarissimo avvistamento. Mi è capitato di vedere sfrecciare in un metro d’acqua un’orata da qualche chilo in pieno gennaio. Oppure, nello stesso periodo, adagiata immobile in una distesa di sabbia, a sei metri di profondità. Ma si tratta di avvistamenti rari.
Molto più facile avvistare e catturare l’orata da maggio in poi, con punte massime tra agosto e novembre. La maggior parte degli avvistamenti avvengono su fondale roccioso, entro i dieci metri, all’interno di calette o negli spacchi tra gli scogli, in buche più o meno profonde o in cima alle guglie o alle creste, mentre è intenta a rosicchiare denti di cane o altri piccoli molluschi bivalve. In corrispondenza degli sbocchi d’acqua dolce è frequente la presenza di numerosi esemplari di piccole dimensioni. Continua…

Il “richiamo” – di Sommozziello

Articolo di Aldo Fossataro