Sui fucili subacquei pneumatici si possono fare una bel po’ di modifiche, neanche troppo complesse. Il rovescio della medaglia sta nel fatto che dette modifiche vanno collaudate, e per poterle collaudare il fucile deve essere carico. Ora, avete presente quante pompate ci vogliono con l’accessorio in dotazione per caricare un fucile di misura 100? Un bel po’… troppe, roba da farvi venire la periartrite alle spalle (più avanti pubblicherò le tabelle per tutti i pneumatici).

L’alternativa è rompere le scatole al negozio di fiducia fornito di bombola e raccordo (in quelli nei quale mi rifornisco io non riescono a superare uno 19 atmosfere, l’atro 24 atm – e ti fa pagare 2 euro… -, mentre un terzo ha il manometro completamente sballato). La soluzione migliore a questo punto sarebbe di costruirsi in casa un compressore specifico per il caricamento dei fucili pneumatici.

In molti si sono già cimentati in questa impresa non troppo complessa, e in rete si trovano diverse guide complete di istruzioni dettagliate. Elemento fondamentale del compressore per pneumatici è, appunto, il compressore. Dove trovare il compressore? In un qualsiasi frigorifero domestico usato (gratis), in qualsiasi centro di raccolta per rifiuti speciali (gratis), in qualsiasi centro di riparazione per elettrodomestici (a volte gratis, più spesso a pagamento).

Io l’ho trovato a pochi euro su ebay, a quanto pare nuovo (pezzo di ricambio originale Ariston), anche se chissà da quanto giaceva abbandonato in fondo a un magazzino.

 

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Il compressore sembra in buone condizioni, ma mi è subito sorto un dubbio: dove cavolo lo devo attaccare l’interruttore elettrico? Non essendoci la morsettiera, probabilmente dovorà collegare i fili ad questa specie di spina (c’è anche un foro per il collegamento della massa), e qui dovrò farmi aiutare da qualche tecnico.

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Nel prossimo post dedicato all’argomento  parlerò del manometro da collegare al compressore e, se sarò andato avanti con il lavoro, vedrò di pubblicare qualche nuova “istruzione pratica”…

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