L'olio per fucili oleopneumatici: tipologie e quantità

pesca sub

I fucili subacquei ad aria compressa sono definiti più propriamente “oleopneumatici” in quanto, all’interno del serbatoio, oltre ad essere presente l’aria compressa che costituisce l’elemento fondamentale per la propulsione dell’asta, ci deve essere una piccola quantità di lubrificante necessario allo scorrimento del pistone lungo la canna interna, in modo da garantire una velocità elevata allo stesso e per garantire la salvaguardia degli O-ring sia del pistone che di tutte le guarnizioni presenti all’interno.

Riguardo la reperibilità dell’ olio da acquistare non ci sono problemi: basta recarsi in un negozio di attrezzature subacquee abbastanza fornito e troveremo facilmente i flaconcini di olio di diverse marche. L’olio specifico, però, è del tipo minerale e quindi non è il massimo dal punto di vista della durata.

A tal proposito è necessaria una premessa: per gli appassionati di armi ad aria (come il sottoscritto) per la pesca in tana, specialmente se i fucili vengono usati con una precarica elevata, l’olio subisce un deterioramento consistente, tanto che a me è capitato più volte che al momento di smontare un fucile, dopo anche una sola stagione di pesca, di trovare pochissime tracce di olio…anzi usciva soltanto una schiumetta biancastra.  La cosa potrebbe sembrare apparentemente strana perchè molti appassionati hanno l’abitudine di mettere nel fucile una quantità eccessiva di olio.

Ai profani sembrerebbe una cosa di poco conto ma, bisogna tenere presente che l’olio è un liquido e, come tutti i liquidi, è incomprimibile. Ciò significa che, proprio perchè incomprimibile, l’olio, toglie spazio all’aria compressa nel serbatoio e quindi, in definitiva, più olio ci sarà, meno potente sarà il nostro fucile! Naturalmente non si parla di decine di atmosfere di differenza (e comunque il fenomeno è più avvertibile sui fucili lunghi), ma se vogliamo ottimizzare e curare in tutti i particolari alla perfezione il nostro amato  gingillo, ogni cosa ha la sua importanza.

La tipologia di olio da usare che io vi consiglio è un olio di tipo esclusivamente SINTETICO di gradazione SAE 10 adatto a sistemi idropneumatici e cioè alle forcelle delle moto. Alcuni impiegano il SAE 5  ma, avendolo utilizzato, ho constatato che pur dando una minima scorrevolezza in più al pistone, causa un consumo precoce agli O-ring di quest’ultimo, quindi penso che non ne valga proprio la pena. Usando un olio sintetico SAE 10 in giusta quantità, invece, avremo un’ottima lubrificazione del pistone per molto tempo ed un’ottima conservazione degli O-ring e di tutti i componenti, compreso il pistoncino di connessione del grilletto col dente di sgancio.  L’olio sintetico, che si acquista nei negozi di motoricambi, viene venduto  generalmente in confezioni da 1/2 litro e il costo oscilla sui 10/15 euro.  Si deve comunque  tenere presente che,  soprattutto per chi non ha molti fucili da revisionare, con 1/2 litro si và avanti per molto tempo.  Un accorgimento importante  è di  non fare prendere aria all’olio, quindi chiudere accuratamente la confezione.

Ultimamente si sono affacciati sul mercato alcuni tipi di grasso speciale siliconico in sostituzione dell’olio, tipo quello della OMER  che adotta nel suo AIRBALETE o il nuovo misto GRASSO-OLIO della STC denominato X-lube.  Sulla loro presunta superiorità rispetto ad un ottimo olio  sintetico, personalmente, resto abbastanza scettico, in quanto a mio avviso, il grasso è molto statico rispetto all’olio che invece lubrifica in continuazione tutti i componenti interni.  Ma questa è comunque una mia personalissima opinione personale.

Riguardo la quantità di olio da immettere, riporto l’esatta dose in base alla lunghezza del fucile:

OLEOPNEUMATICI                                             QUANTITA’ DI OLIO

da 30  a 40 cm ………………………………………….. 10 CC.

da 50 a 60 cm …………………………………………….20 CC.

da 65 a 70 cm……………………………………………..25 CC.

da 75 a 85 cm…………………………………………….. 30 CC.

da 90 a 100 cm…………………………………………… 35 CC.

da 110 a 135 cm………………………………………….. 40 CC.

N.B.   questi valori si riferiscono  ai fucili con serbatoio da 40 mm.

Per  quelli con serbatoio da 35  (Maori sub), avendo un volume interno minore, considerare circa 5 CC. in meno.

28 Commenti

  1. mario ha detto:

    CIAO E COMPLIMENTI PER I REPORTAGE. VOLEVO CHIEDERTI QUANDO INSERISCI L’OLIO NEL FUCILE CONVIENE INTRODURLO CON LA POMPA DAL LATO DOVE LO GONFI O VA BENE INSERIRE I 20 CC DELL’OLIO SINTETICO SAE 10 DIRETTAMENTE SUL DAVANTI ???(SMONTANDO NATURALMENTE LA PARTE INIZIALE DEL FUCILE)
    GRAZIE PER LA RISPOSTA

  2. Giovanni Affinito ha detto:

    In merito all’utilizzo di olio sintetico sae10 ,
    mi sono informato presso la castrol ed è emerso quanto segue.
    Il Forkoil a base minerale,a seguito di esperienze sulle forcelle, presenta una bassissima
    aggressività nei confronti di OR e guarnizioni in gomma, a differenza del sintetico, che invece comporta un maggiore invecchiamento.
    L’olio minerale, inoltre non presenta nessuna controindicazione per il contatto con gli altri materiali metallici.
    Per i nostri fucili oleopneumatici si consiglia quindi l’uso di olio minerale.

    • Mytom ha detto:

      Io con l’olio per forcelle non ho mai avuto problemi, tuttavia ultimamente sono in tanti a provare strade alternative. Il mio prossimo esperimento sarà con un grasso siliconico addizionato al teflon, e vedremo cosa accadrà.

      • Giovanni Affinito ha detto:

        Quale olio per forcelle sintetico o minerale?

      • Paolo ha detto:

        Ciao.
        Quindi, ad oggi, l’olio sintetico per forcelle SAE10 rimane la migliore soluzione?
        E’ consigliabile mettere nel fucile solo questo tipo di olio, oppure è meglio miscelarlo con altri olii o prodotti vari e in che percentuali?
        Inoltre, prima di inserire nella canna il SAE10, conviene mettere del grasso al teflon PTFE intorno al pistone e sui meccanismi del fucile?
        Grazie

        • Tommaso Mytom ha detto:

          Mentre il Sae 10 fino a qualche tempo fa era l’unica alternativa a quello per fucili pneumatici, oggi in tanti utilizzano gli oli rossi ATF (per cambi automatici), oppure gli oli specifici per pneumatica.
          Tutti questi andrebbero utilizzati da soli, oppure miscelati con l’X-Lube di STC, che si presta bene per tale operazione. La quantità è a discrezione dell’utilizzatore.
          Io evito l’impiego contemporaneo di grasso e olio all’interno del fucile. Il grasso è valido per gli oring di ogiva, valvola e testata.

  3. NICOLA ha detto:

    Dopo quanto tempo dall’acquisto va revisionato un oleopneumatico tipo il mio cressisl70 con riduttore ?
    E quali accorgimenti per ottimizzare i tiri lunghi?
    Grazie.

    • Mytom ha detto:

      Se lo sciacqui con acqua dolce dopo ogni pescata e lo tieni appeso a testa in giù quando non lo utilizzi, direi… mai.
      Altrimenti, se vuoi toglierti lo scrupolo, ogni due anni.
      Per rendere il tiro più veloce la cosa più semplice è montargli un’asta tahitiana da 7, scorrisagola minimale e monofilo del 120.

  4. NICOLA ha detto:

    Buongiorno,innanzitutto grazie per le risposte esaustive ,forse le mie domande sono banali ,sara’ perche’sono principiante,l’asta tahitiana da 7 contro la 8 che monta di serie si sostituisce e basta?qual’e la distanza migliore di tiro,con un fucile del genere (cressi 70sl)visto che e’un compromesso tra l’avvicinamento alla preda +la precisione di tiro+la gittata= colpire l’obbiettivo.Ciao grazie

  5. Mytom ha detto:

    Non sono domande banali, tranquillo.
    L’asta da 7 puoi limitarti a sostituirla, così come lo scorri sagola (prendi un devoto, un omer o un mares ultimo modello), anche se sarebbe opportuno fare una certa modifica per adattare la rondella da 7 alla testata da 8, ma le cose si complicherebbero.
    La distanza ideale con un 70 canna allagata è di due metri dalla punta del fucile, che se ci pensi non sono pochi. Potresti tentare tiri a 2,5 o tre metri, ma a questo punto la precisione è relativa.

  6. NICOLA ha detto:

    Grazie per la disponibilita’,ho visto che esiste un kit sottovuoto della stc ,me lo consigliate? vista la mia scarsa esperienza e facendo solitamente pesca a basso fondo?

    • Mytom ha detto:

      Certo, però fossi in te farei prima un po’ di esperienza con il fucile senza kit sottovuoto. Poi, all’inizio della buona stagione, installare il kit.

  7. michele ha detto:

    Da dove devo introdurre l’olio? grazie

    • Tommaso Mytom ha detto:

      A fucile smontato si introduce direttamente nel serbatoio, dalla parte dell’ogiva. Altrimenti si usa la pompetta come una specie di siringa e si introduce l’olio dalla valvola di precarica.

  8. Salvatore Giacalone ha detto:

    Ho risolto il problema con la rigatura della canna del fucile oleopneumatico, la lucido all’interno con attrezzo idoneo e pasta per lucidatura, nel pistone effettuo una scanalatura per introdurre un’altro oring mantenendolo leggermente fuori rispetto l’esistente ed il lavoro è fatto.-

  9. Etienne MOON ha detto:

    Grazie mille per questo articolo molto interessante.

  10. luca ha detto:

    buon giorno a tutti…mi chiamo luca e ho un fucile ad aria compressa…un cressi-sub SL star senza il variatore di pressione e quando è in pressione ha una perdita d’aria dal grilletto …se cualcuno mi puo aiutare a risolvere questo prob. glienesarei molto garato…garzie.

  11. Umberto ha detto:

    Ma se mettessi olio x friggere secondo voi andrebbe bene? ?

  12. Emanuele ha detto:

    Io utilizzo olio per compressori a.c.e oring verdi sempre per sistemi ac

  13. giacomo ha detto:

    ho un fucili della omer tempest 40 purtroppo ho perso la pompa con il filetto potrebbe essere da 12 ce mi puo indicare un sito dove la trovo grazie giacomo

  14. mario ha detto:

    Ciao sono Mario è sono una persona che oltre a essere appassionato di pesca riparo per passione i fucili pneumatici.volevo togliere una curiosità si può usare olio idraulico 46/90.

  15. Paolo ha detto:

    Salve volevo chiedere è possibile usare olio del 7,5 per migliore lo scorrimento e il caricamento del fucile. So che esistono pistoni traforati aiutano nel caricamento e il tiro o è solo una trovata commerciale??

    • Rino Piccinino ha detto:

      L’unico pistone traforato che conosco, è quello inventato da Duccio Lippolis che presenta un foro assiale a partire dal codulo fino all’altezza dello spazio tra le due Oring (dove di solito consigliano di mettere del grasso). Li esiste un foro trasversale che collega tale spazio a questo foro assiale e permette all’olio di arrivare a lubrificare il pistone esattamente dove si dovrebbe.

      • Tommaso Mytom ha detto:

        Quel tipo di pistone è stato inventato in Francia, più di dieci anni fa, da una ditta che produceva kit di elaborazione per pneumatici, e in seguito riprodotto da diversi elaboratori nostrani, artigiani e non. 😉

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