Continuiamo con la rassegna nei nuovi cataloghi 2017, e questa volta tocca a Seac, che per il prossimo anno presenta tutta una serie di novità degne di nota. Tra tutte, segnaliamo i nuovi arbalete Guun Kama, Guun Makaira e Guun, disponibili con fusto da 30 e da 28 mm.
Tra le mute troviamo la nuova Kama, con nuova finitura mimetica; la Makaira è una uta da 2 mm. per acque calde; la Pirana, infine, è una nuova muta mimetica realizzata in poliestere e lycra.
Molto belle le pinne Motus Kama e Motus Makaira, entrambe con pala mimetica in tecnopolimero, mentre la Motus Carbon ha la pala sempre in tecnopolimero con finitura “fibra di carbonio”.
Tutte le pinne sono con pala intercambiabile e condividono la scarpetta Motus in bimateriale a durezza differenziata.
Nelle maschere, la M70 e L70, molto belle e aggressive, seguono la moda delle “volume ridotto”.
La Extreme Kama è invece una maschera con telaio rigido, finitura mimetica e volume ridotto, e con l’importante caratteristica delle lenti ottiche intercambiabili.
Questa recensione è per lo più uno sfizio personale, nato in uno di quei periodi in cui il mare, a causa del maltempo, rimane impraticabile per giorni.
Aggiungo che scrivo e pubblico questo test principalmente perché in giro per il web non si trovano prove dettagliate di fucili così corti. Parlerò infatti del fucile oleopneumatico più corto in commercio: si tratta del Seac Sub Asso 30, che assieme al Tigullio Ras 30, è la “pistola subacquea” per antonomasia. Come per tutti gli altri fucili da pesca il numero indica la lunghezza, che in questo caso, è esattamente di trenta cm: ecco perché la definisco “pistola subacquea”.
Benché l’arbalete e i suoi derivati (Roller, Fusion e carrucolati vari) rimangano saldamente in testa alle classifiche di vendita, da qualche anno a questa parte i fucili pneumatici hanno riconquistato importanti fette di mercato, tanto da indurre un numero sempre più ampio di aziende, industriali o artigianali, a imboccare la strada dell'”Aria Compressa”.
Se l’argomento vi affascina, seguitemi lungo un excursus storico che ci porterà fino ai giorni nostri, con qualche anticipazione sul futuro prossimo, focalizzando l’attenzione sul mercato italiano.
L’elemento nobile di un elastico per arbalete è il lattice, molti produttori aggiungono altri composti (mescole) per creare i diversi modelli e diverse prestazioni. Infatti dai nostri negozianti ne possiamo comprare di tutti i tipi e colori, però se si usa il solo e semplice lattice otteniamo un elastico particolare, che si contraddistingue dal tipico colore ambra e talvolta si percepisce anche una leggera semitrasparenza.
Dopo i giapponesi per le fotocamere e i tedeschi per le auto, a quanto pare il popolo eletto come miglior produttore di elastici è quello americano, forse perchè il sud america è nel mondo il maggior “estrattore” di lattice naturale.
Comunque, l’elastico ambra in puro lattice ha delle proprietà molto apprezzate da tantissimi pescatori. Oltre ad avere delle ottime performance generali è di tipo morbido, cioè è l’elastico progressivo per eccellenza. Con questo tipo infatti possiamo realizzare le configurazioni ad altissimo fattore di allungamento, fino al 400%. Ovviamente le prestazioni e caratteristiche sono dettate sia dal diametro esterno che dal foro interno.
Da felice possessore della precedente versione di Thunder pubblico volentieri la novità 2012 della Seac Sub, la linea “Combat”. La Seac si è sempre contraddistinta per i suoi arbalete semplici ed efficaci, ora si è dedicata all’aspetto estetico rielaborando i prodotti con una colorazione mimetica molto bella, forse il nome combat viene proprio dall’aspetto quasi militare di questi colori.
Il mio Thunder è quello con la testata aperta classica, ma da circa un’anno a oggi la Seac ha introdotto sia nel Thunder che nel X-Fire la nuovissima testata Twin. Questa è molto più versatile e permette diverse combinazioni, nasce con i braccetti e le boccole per l’elastico in coppia ma può essere utilizzata anche con il classico elastico circolare oppure con il doppio elastico.
Avere gli elastici in linea garantisce dei tiri precisi in quanto la spinta è sempre parallela all’asta, comunque il bello della testata Twin è che può accontentare veramente tutti. Inoltre la nuova testata, in perfetto stile Seac, è sempre una soluzione semplice e minimale.
Passando da Taranto (non per la pesca ma per altri motivi) mi sono fermato da “Sea and More” per dare un’occhiata, ci tenvevo a fare questa premessa perchè sono rimasto colpito dal loro negozio dedicato esclusivamente alla pesca sub e fornitissimo di tutti i ricambi possibili e immaginabili di diversi marchi.
Non avevo niente in mente da acquistare, fino a quando ho visto il titolare che illustrava una torcia sub ad un cliente, si trattava della nuova Seac Sub Luce Led, che appena accesa ha generato un fascio così bianco e luminoso da essere visibile anche sotto la luce diretta del sole. E’ qui è scattata la molla, così ho ne comprata una per me, inoltre ad un prezzo onestissimo di 57 euro (meno di altri prodotti con simili caratteristiche).
A metà Gennaio, dopo la rottura di una pala, mi sono deciso a cercare un paio di pinne morbide buone per l’inverno. Morbide perchè d’inverno sono meno allenato e più pesante quindi preferisco una pinna che non stanca. Incurisito dalla pubblicità “da urlo” decido di provare le nuove Seac Sub Shout S900. Inoltre c’è una versione verde mimetica, particolare che a me piace tanto.
Da quello che ho letto in giro per i forum, pare siano un buon prodotto e morbide proprio come le cercavo, quindi mi decido e procedo con l’acquisto. La serie Shout della Seac Sub viene prodotta in tre varianti per diverse durezze: S1000 (dure), S900 (medie), S800 (soft). Sono pinne monoblocco quindi non c’è la possibilità di scambiare pala o scarpetta.