Un vero Artista

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… con la A maiuscola. A seguito della lettura di un suo thred in un forum dedicato alla pesca subacquea, mi è capitato di imbattermi nel Blog Faraone King di Mariano Raspa (un conterraneo, a giudicare dai nomi con i quali battezza le sue creazioni), di cui ignoravo l’esistenza.
Nel forum veniva mostrata la realizzazione di un mulinello in acciaio Inox. Un bel manufatto, funzionale e esteticamente gradevole. Mosso dalla curiosità ho così deciso di dare una sbirciatina al suo blog, del quale riporta il link in calce ai suoi messaggi.
Ho potuto così ammirare, rimanendone decisamente impressionato, la bravura di questo pescatore nella costruzione di attrezzature per la pesca subacquea e, soprattutto, nella realizzazione di esche artificiali per la pesca a spinning.
Si tratta per lo più di tutta una serie di minnows, joited, jerk, lipless e darter realizzati in plastica dura e dalle forme particolarmente originali. Sono talmente ben realizzati che viene difficile credere siano il frutto di un meticoloso lavoro artigianale. E a giudicare dalle foto delle prede catturate sembrano tra l’altro particolarmente efficaci.
Tempo fa mi cimentai anch’io nell’autocostruzione di artificiali per lo spinning, fermandomi a tre prototipi (due wtd e un darter), quindi ne parlo con cognizione di causa. Bene, quelli creati da Mariano sono di gran lunga, tra gli artificiali artigianali per la pesca a spinning che io abbia mai visto, i più belli in assoluto. E come dicevo prima sembrano anche catturanti. Cosa si può volere di più?

Riporto nuovamente il link al blog: faraoneking.over-blog.it
Vi invito a darci uno sguardo, anche perché ho pubblicato soltanto una piccola selezione delle numerose realizzazioni del Faraone. Vale la pena.

3 Commenti

  1. Gioacchino ha detto:

    Sito interessante,grazie fa venir voglia di costruirsi tutto quello che si vede,ma non è certo così facile come sembra,per le esche invece non so manco usarla una canna,quando sarò vecchio,mooolto vecchio,come farò?

  2. mytom ha detto:

    Caro Gioacchino, io ho fatto esattamente il percorso inverso: prima di approdare alla pesca in apnea sono passato attraverso tutte le tecniche di pesca con la canna, l’ultima delle quali è stata proprio lo spinning.

  3. Gioacchino ha detto:

    Quando ho provato a pescare a canna fissa al mare,non riuscivo a impastare il pane per l’esca e a farlo rimanere sull’amo e,quando lanciavo,partiva anch’esso,non ho avuto maestri e la canna serviva a stare al mare,dopo la pescasub,per far qualcosa invece che star fermi in spiaggia;purtroppo adesso,quelle poche volte che vado,è una toccata e fuga dedicata solo all’apnea,era piacevole e rilassante e si godeva di tutta la giornata,ma è già bello farsi la pescata come ora,capitasse più spesso……

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