I miei C4 Monoscocca

pesca sub

MONOSCOCCA, O LO AMI O LO ODI! Ricordo ancora il mio primo monoscocca C4;  dopo un notevole investimento economico,da solo, nel mio box di casa lo giravo e rigiravo ammirandolo, era un 100 a filettatura (quelli a pallina non erano ancora in produzione) ponticello in lega asta con tacche. Non vedevo l’ora di provare in acqua questo fatidico cannone aspettandomi chissà quali risultati.

Finalmente arriva il primo giorno, sul gommone ho tutto ciò che serve per bilanciarlo, cioè nastro isolante e piombini da 5 gr opportunamente appiattiti.

Lo metto in acqua, lo osservo affondare, prima ,seconda terza prova, bene penso che così possa andare. Ho montato una coppia di gomme da venti usate che avevo montato su un altro 100. Provo a caricare,  la prima tacca arriva con non poche difficoltà, la seconda neanche a parlarne! Decido di scaricare il fucile e di cambiare la coppia di elastici. Intuendo la possibile difficoltà nel carico ho con me la scorta di elastici da 16 archetti lunghi, archetti corti. Bene con la coppia da sedici e l’archetto lungo carico a seconda tacca, finalmente!

Mi sposto da sotto al gommone e trovo il punto per un primo aspetto. Scendo e mi poggio a fondo; dopo pochi secondi dalla mia destra vedo arrivare un branco di salpe. Bene, brandeggio anche abbastanza velocemente verso destra, ma non ho fatto neanche 20 cm di spostamento che l’asta parte da sola! E come è possibile?! Guardo il fucile, il codolo dell’asta, mi sembra tutto in ordine, ricarico e mi preparo ad un nuovo tuffo. Questa volta non aspetto i pesci, ma provo da subito a brandeggiare, non succede nulla; accelero il movimento di brandeggio e puntualmente l’asta parte di nuovo, guardo, osservo poi capisco: grilletto molto sensibile, incredibilmente sensibile e nel movimento di brandeggio stringendo forte l’impugnatura istintivamente si irrigidisce il dito indice quel tanto che basta a tirare il grilletto e far partire il colpo. Ok, ho capito! Dito fuori dal grilletto e si ricomincia.

Ricarico e giù sul fondo, solito branco di salpe, brandeggio con attenzione al grilletto e allineamento per il tiro… TIRO… Padella… ?! E che è successo ancora? Vi garantisco che iniziavo ad odiare il fucile. Ormai la pescata è andata a farsi benedire e quindi tanto vale studiare l’arma per vedere perché il feeling manca.

Prima osservazione: l’appoggio sternale è molto rigido e fa male in fase di carico, Il dolore fa allentare la trazione con elastici generosi; quindi rivestiamola con un po di neoprene sottile e blocchiamo con nastro isolante.

Secondo: l’impugnatura è una medio piccola, o la mia mano è molto grande, quindi per aggiustare l’arma nella mia mano e non far entrare troppo la falange sul grilletto decido di ingrandire l’impugnatura con del nastro guaina termorestringente e rivestirlo di nastro isolante bianco.

Terzo: bellissima la scritta laterale, ma odio i colori accesi; anche se so che il rosso è il primo colore a sparire (passati i -10mt) copro le scritte con del nastro carta e poi ci passo sopra il nastro isolante nero ( il nastro carta si mette perché volendo riportare all’origine e togliendo il nastro isolante il nastro carta non rovina gli adesivi e si rimuove facilmente).

Quarto:  ho l’abitudine di aprire le testate dei miei arbalete tradizionali con testata in plastica per avere una visuale migliore, problema , qui la testata è in metallo ma non mi piace. Ho riscontrato diversi problemi in quel tipo di testata come ad esempio lo sleeves che si incastra di traverso dopo lo sparo, la visuale non perfetta. Mi armo di santa pazienza e con un seghetto  e tanto olio di gomito riesco a tagliare il ponticello, visibilità notevolmente migliorata e problema di incastro risolto. Bilanciamento sotto al nasino ok. Per mia fortuna il mio monoscocca non è stato di quelli che allagano!

Ora mi rimane solo un ultima difficoltà e cioè abituarmi alla sensibilità del grilletto e affinare il feeling con questo fucile, come ? Acqua, acqua, anzi… mare! Oggi, non so più quanti anni son passati con il monoscocca in mano.

Come sono usciti quelli a pallina andai subito a comprare il 90. Ormai il feeling c’era quindi dopo aver imbottito l’impugnatura  e bilanciato in punta sembrava che il fucile lo avessi da sempre! Mi allettava molto il discorso di palline ed elastici fai da te, l’esperienza aumentava con gli anni.

Ricordo che comprai subito dopo il 75 perché adoro l’inverno, l’agguato tra la schiuma, i tiri incredibili di questi fucili,  l’assetto con le Sigal è incredibile, dopo qualche anno decisi di sostituire il mio fido monoscocca 100 con un altro 100, così dopo aver venduto il mio fido compagno di tante battaglie decisi di prendere il monoscocca cento a pallino doppio.  Anche il Bonfanti sconsigliava l’uso del doppio elastico sui monoscocca perché la massa non era sufficiente o meglio era al limite di equilibrio, ma io, testardo, lo presi.

Da subito montai la singola coppia, imbottì l’impugnatura equilibrai la testa, montai l’asta a pinnette (anche questa sconsigliata) mi sembrava di aver con me il mio vecchio fido compagno, poi iniziai a provare, doppio 14, coppia centrale di sedici ed esterna di 14, doppio 16! Penso che questo sia il limite massimo (almeno per me) con la doppia da 16 coestruso con fattore di allungamento 350.

Ho dei risultati davvero impressionanti con tiri a dir poco velocissimi, rinculo gestibile e nella norma. Che dire “thats incredibles!”. Ah per completare la serie ho acquistato il 115 a pallina doppia settato come il 100 il risultato non è cambiato in nulla. Nell’estremizzare i miei monoscocca  sono arrivato a montare il climax come terminale.

Oggi li ho allestiti così:

75ps : asta Sigal da 115 x 6,5 doppia aletta e conetto performante elastici da 19 coestrusi archetto in marlow terminale in climax da 1 mm

90ps : asta Sigal da 135 x 6,5 doppia aletta e conetto performante elastici da 19 coestrusi archetto in marlow terminale in climax da 1 mm

100pd : asta da 150 x 6,5 doppia aletta e conetto performante elastici da 16 coestrusi archetto in marlow terminale in climax da 1 mm

115pd : asta da 160 x 6,5 doppia aletta e conetto performante elastici da 16 coestrusi archetto in marlow terminale in climax da 1 mm

Le aste sono tutte Sigal che oltre ad essere (a mio avviso) le migliori sono anche quelle consigliate da C4, elastici e climax al momento trovo più validi ed anche economici  quelli commercializzati da contesub.

Ora (veramente è già qualche anno) ci sono i Mr. Carbon. Gli ho testati in piscina qualche tempo fa, al di là del fattore brandeggio sicuramente migliorato e del rinculo gestito dalla pancia del fucile, l’impugnatura secondo me è peggiorata! Avendo diminuito la massa nel palmo della mano, anche se resa regolabile ed adattabile bisogna ancora lavorare molto di riempimento per renderla il più adatta a chi la utilizza, soprattutto per me che ho le mani grandi.

Altra nota dolente è data dal mulinello che è un prodotto troppo “commerciale” per il fucile a cui si rivolge, ci son prodotti più validi ed affidabili sicuramente, anche se al momento su due dei 4 monoscocca ho l’originale.

Ciao e in bocca al lupo a tutti, Nelide.

24 Commenti

  1. ivan.palumbo ha detto:

    Complimenti per questo “amarcord” della C4, in realtà c’è ancora un bel commercio di questi modelli.

  2. Mytom ha detto:

    Ottimo articolo. Come arsenale deve esserti costato diverse tredicesime e quattordicesime (ho corso un rischio con questa affermazione: magari sei l’amministratore delegato di qualche mega società e per te le quattordici mensilità rappresentano il salario dei tuoi dipendenti…).
    A me i C4 sono sempre piaciuti… Probabilmente sono il massimo, ma non credo che riuscirò mai a potermene permettere uno. D’altra parte la qualità si paga, e non escludo possa far prendere più pesci. Certo che, a vederlo in foto, l’ultimo Graphite fa una certa impressione.

    • ivan.palumbo ha detto:

      sinceramente il graphite non mi fa impazzire, invece mr.carbon mi sembra più bello.

      comunque, l’esperienza del mio arsanele mi insegna che fra i vari fucili cambia la qualità e il costo, ma non la capacità di fare pesce, questa rimane un’incognita che si può avverare anche con il più economico dei fucili.

      • Mytom ha detto:

        A me esteticamente piacciono i fucili “panciuti”, sia in legno che in carbonio. Ad esempio mi fa impazzire il Silhouette di Maremania (nonostante il nome da assorbente per signora), e anche sui pneumatici ho applicato in passato questa forma.
        de gustibus…

    • Nelide Toraldo ha detto:

      lasciamo perdere i costi…… sono, purtroppo per me, un semplice dipendente statale, ma la passione per il mare e soprattutto per le attrezzature mi hanno fatto mettere da parte, come una formichina, i soldi necessari per poter migliorare ed aggiornare le mie attrezzature giorno per giorno….
      Oggi posso vantare un attrezzatura varia ed anche la possibilità di poter acquistare anche solo per testare e poi in caso rivendere diversi accessori così anche solo per dare il mio modesto contributo a chi, come me tanti anni fa, ha poca esperienza e pochi soldi da spendere…..
      in ultimo…. prendere più pesci????? no, non penso proprio!!! i pesci li prendi con la tecnica, con l’aquaticità, l’esperienza….. il fucile aiuta, è un piacere personale forse aiuta a prendere quei pesci lontani ma non sono d’accordo che il fucile prende i pesci….. chi prende i pesci è sempre e comunque il pescatore.

      • Mytom ha detto:

        questa tua ultima affermazione è vera, diciamo, al 90%. Ci sono casi in cui il fucile determina la pescata. A me è successo con il pneumatico sottovuoto. Prima del sottovuoto cappotti e padelle a non finire. Dopo, DA SUBITO, ho iniziato a pescare con regolarità.
        Poi ci sono quelli ai quali dai un manico di scopa e gli elastici per le mutande, e prende qualsiasi cosa. Ma non tutti, purtroppo, abbiamo questa naturale predisposizione.

  3. Stefano ha detto:

    Ho dato via dalla disperazione il C4 MR.Carbon 79, un’arma dalle mille complicazioni, non ultima il taglio dell’asola della sagola sull’asta: ogni colpo una rottura della stessa! Mai risolto il problema, interpellati i vertici della C4, dopo un vano tentativo di addossarmi responsabilità per incapacità di caricamento, dopo essermi arreso all’evidenza, fucile ceduto.

  4. Nelide Toraldo ha detto:

    “i pesci li prendi con la tecnica, con l’aquaticità, l’esperienza….. il fucile aiuta, è un piacere personale forse aiuta a prendere quei pesci lontani ma non sono d’accordo che il fucile prende i pesci….. chi prende i pesci è sempre e comunque il pescatore.”

    ….come avevo detto ti fa prendere quei pesci che cn un’arma standard non prenderesti (es. pesci lontani)ma nel 90 % dei casi i pesci li prendi anche con un’altra arma…… non per niente anche nell’articolo ho scritto che son passato da un 100 mono ad un 100 doppio; proprio per avere quel qualcosa in più. Ed è sempre alla ricerca di quel qualcosa in più che si tende ad estremizzare il fattore di allungamento degli elastici, l’asta del peso giusto e della lunghezza giusta, il terminale in climax anzichè in nylon per essere pù veloce.

    se vuoi vedere dei tiri lunghi dove probabilmente anche l’arma dice la sua vedi il mio canale youtube (nelitor) ormai pubblico solo tiri difficili…..

  5. Marcello ha detto:

    Ciao Nelide, personalmente i C4 non mi piacciono per niente, estetica molto discutibile (anche se non serve ai fini del funzionamento fa la sua parte), impugnatura orribile (bisogna rivestirla con il nastro isolante per dargli un pò di consistenza in quanto di fabbrica sembra realizzata per la mano di un bambino!!!!), costo esorbitante (c’è gente che ha acceso un mutuo in banca per comperarsi un paio di questi di C4), gente che è impazzita per riuscire a trovare un setting giusto a tal punto da rivenderlo quasi nuovo dopo svariate prove infruttuose……..!!!!
    Morale della favola ci sono in giro tantissimi fucili che costano un quarto di questi benedetti C4 e vanno da Dio spesso anche con gli allestimenti di serie, come hai ben detto nel tuo ultimo intervento i pesci si prendono con l’esperienza fatta in mare, l’acquaticità acquisita e sopratutto con lo sviluppo di una buona tecnica di pesca, tutto questo non si può comperare, te lo devi sudare con anni di mare e di sacrifici magari (come faccio spesso) alzandoti molto presto la mattina per fare “l’alba” a mare o saltare una serata con gli amici per essere più riposato per la tua battuta di pesca mattutina.
    Pensare di spendere una cifra e poi avere più problemi che benefici (come l’amico Stefano che ha rivenduto il suo C4 MR.Carbon 79 perchè come da lui valutata “un arma dalle mille complicazioni” no grazie in tanti anni di pescasub (più di 30) ho ottimizzato tutti i miei acquisti è questi archibugi super tecnologici li lascio a chi ha soldi da buttare, senza offesa per nessuno…….

    • Mytom ha detto:

      … e senza esagerare.
      C’è invece chi si trova a meraviglia e, nonostante il sacrificio economico, non tornerebbe mai indietro.
      Pur non avendoli mai utilizzati, conosco un bel po’ di pescatori che usano esclusivamente fucili C4, e che non hanno soldi da buttare.

      • fabio famà ha detto:

        Concordo con Mytom al 100%…e anche con Nelide.
        Marcello, se non ti piacciono i C4, alla fine, nessuno ti obbliga a comprarli. Il fatto di comprare un fucile costoso è, come ha già detto Nelide, frutto di una GRANDE passione, e non per forza da chi ha soldi da buttare…io, per esempio ho due Mr.Iron, un 119 e un 104, che alterno con i miei vecchi T20(quelli di Valerio Grassi). I Mr.Carbon/Iron monoelastico, effettivamente, se settati a dovere, hanno prestazioni(a parità di lunghezza) che non hanno nemmeno tanti arbalete doppio elastico, ed è vero anche quello che dici tu, cioè che c’è gente che lo ha rivendut dopo averlo portato in mare una sola volta. Ma questo accade con qualsiasi altro fucile…Lo ha detto Nelide all’inizio della sua recensione: o lo ami o lo odi! Inoltre ti posso garantire che io non navigo nell’oro essendo un dipendente (cassiere) di un grande parcheggio municipalizzato di Taormina con turni anche notturni…Quanto pensi possa essere il mio stipendio??? Sai quanta gente potrebbe comprarsi un fucile costoso come i C4 o tanti altri anche in legno, anche moooolto più costosi (Alemanni ecc.ecc.), se solo rinunciassero a tante altre cose??? Per esempio discoteca ogni fine settimana, ristoranti tre volte la settimana, abiti firmati ecc. ecc. TUTTE cose che ,per esempio, a me non interessano. Tutto, nella vita è una questione di scelte. E si sà: la passione è passione…

  6. Marcello ha detto:

    Premesso che la mia affermazione “soldi da buttare” non era intesa come offesa per nessuno (anche perchè ognuno dei propri soldi ne fa quello che vuole)…..
    Premesso che io odio gli sprechi e cerco sempre il buon rapporto qualità prezzo in tutto quello che compero (di natura non sono un tirchio come potrebbe sembrare, ma solo oculato e calcolatore nei miei acquisti, che tra l’altro considerati i tempi di crisi economica che stiamo vivendo non è certamente un difetto)…….
    Premesso che questo è solo un “mio personale” parere su questo tipo di fucile (che ho avuto modo di provare se no non mi sarei pronunciato esprimendo un giudizio)….
    Quello che voglio dire e che secondo me quello che non va è proprio il rapporto qualità-prezzo, ma scusate, per citarne una, non vi sembra assurdo che un fucile cosi costoso non preveda un’impugnatura più “sofisticata o ergonomica che dir si voglia” tant’è vero che la maggior parte degli utilizzatori devono avvolgere l’impugnatura con del nastro isolante per renderla più anatomica….assurdo….!!!!!????
    O come ha raccontato Stefano, che si rompa la sagola ad ogni colpo sparato (quindi con un evidente difetto o problema del fucile) e la C4 non si è degnata neanche di proporre al suo cliente, il richiamo del fucile per un semplice controllo, scaricando la colpa sull’utilizzatore “imbranato” che non sa sistemare la sagola……..ma per favore……
    Quest’estate ho catturato una ricciola di 13 kg. all’aspetto con un tiro lunghissimo di 3,5 mt. con un “semplice commerciale” HF95 camu 3d, fucile con ottimo rapporto qualità prezzo, (pagato 160 euro comprensivo di mulinello, seconda impugnatura ergonomica e set di piombini per regolare l’assetto) con asta originale da 6,5 e monogomma da 17.5 reactive brown della Sigal tagliata a 3,3, l’asta l’ ha quasi passata da parte a parte, ma scusate a che servono allora questi cannoni se già con un tiro di oltre tre metri siamo al limite…….il pesce bisogna risucire a spararlo quanto più vicino possibile tutto il resto è poesia…..che per le case produttrici si traducono in soldoni….cioè spesso i nostri sudati risparmi…..
    Allora concludo citando una nota pubblicità “perchè pagare di più”, se uno si guarda in giro ci sono degli ottimi prodotti “commerciali” che senza spendere un botto ci permettono di divertirci e poter catturare qualsiasi preda, basta solo andare a mare il più possibile ed affinare la tecnica di pesca, considerando il fatto, come ha ben detto Nelide, che non è il fucile che prende il pesce ma il pescatore…..poi se uno vuole seguire le mode del momento e ha i soldi per farlo è un altro discorso e ben venga per quelli che se lo possono permettere…!!!

    • ivan.palumbo ha detto:

      Secondo me, in questi messaggi ,un po tutti abbiamo centrato il senso della pesca sub.

      E’ verissimo, come sottolinea Marcello, che il pesce si fa con qualunque arma anche quelle più economiche, basta la tecnica, l’esperienza ed alcuni accorgimenti tecnici per insidiare qualunque preda.

      Ma è anche vero che tutti noi siamo diversi, ed è per questo che esistono fucili di tutti i tipi. L’aspetto psicologico riveste sempre un ruolo cardine nella scelta, per cui c’è chi vuole il top della tecnologia per sentirsi più sicuro, oppure chi ne fa una questione estetica e infine chi per prestigio. Fatto sta che non dobbiamo bastonare nessun pescatore per la sua scelta, ogni persona ha i suoi motivi (e soldi) per prendere una strada diversa dalla nostra.

      Noi abbiamo fatto la nostra parte, oggi come sempre, cioè avvisare chiunque che fucile e pesce non è un binomio proporzionale. E poi sono convinto che se un collega si è fissato di comprare l’attrezzo da mille euro, a nulla serviranno i nostri consigli fino a quando non si toglie lo sfizio.

      La stessa identica cosa succede quasi per tutto, auto, moto, telefonini, ecc.. Ovviamente le aziende devono mangiare e sostenere i dipendenti, quindi non vi aspettate MAI un pubblicità tipo… “Comprate Pippo, costa di più ed è uguale a tutti gli altri!!”.

  7. Marcello ha detto:

    Caro Ivan, sono pienamente d’accordo con te, infatti io ho solo cercato di precisare quello che tu hai scritto nell’ultima parte del tuo riflessivo intervento, e cioè dove dici che nessuna azienda mai e poi mai dirà che il suo prodotto, anche se molto più costoso degli altri, non farà poi tutta quella differenza che ci si aspetta…..
    In questa discussione ho voluto sottolineare questa cosa in quanto noto, sopratutto nei giovani che si avvicinano a questo stupendo sport, un’incredibile confusione nella scelta dell’attrezzatura causata da una cattiva e confusionale informazione dimenticando la cosa più importante, che le tappe di questa affascinante disciplina non si “bruciano” partecipando a 10 corsi di apnea o comperando l’attrezzatura più costosa che il mercato offre, ma devono capire che ci vogliono anni di costante pratica e sopratutto sacrifici, che con il tempo verranno premiati, questo è il percoso obbligato che tutti dobbiamo percorrere, a parte qualche soggetto particolarmente dotato per sua fortuna da “mamma natura”….
    Penso anche che essendo un pò vecchiotto di questa disciplina (30 anni passati di pescasub), ragiono forse un pò con la mentalità di una volta dove bastava poco per potersi divertire, munirsi solo di tanta pazienza e i risultati prima o poi arrivavano……ricordo ancora la cattura del mio primo pesce “importante”, un sarago di circa mezzo chilo preso all’agguato con un “POLPONE”…….chi è un vecchietto come me sicuramente ricorderà questo fucile e ha già capito di cosa sto parlando……che ricordi e che nostalgia…..!!!
    Spero di non essere stato troppo logorroico ma sono fondamentalmente un sentimentale…..un saluto Marcello…

  8. monoscocca ha detto:

    premessa per l’amministratore:
    sono Nelide, mi son dovuto registrare con il secondo nick perchè con il mio non mi da accesso!!! se mi potresti resettare tutto così chiudo questo nominativo…

    ho letto i vari interventi e non posso non dare che ragione a tutti!!! per quanto riguarda l’aspetto tecnico dei C4 avevo già premesso il limite dell’impugnatura molto piccola che in molti devono “imbottire” per renderla adatta alle proprie esigenze; ma analizzando la cosa devo dire che se fossi io il costruttore comunque rischierei di fare lo stesso errore. perchè?? semplice!! perchè un impugnatura piccola la si può ingrandire a piacimento, mentre una grossa è grossa punto e basta (così non taglio fuori una fetta di mercato di sub a mano piccola).vi ricordo che parliamo di carbonio non di legno o di altro materiale duttile che può esser lavorato.

    detto questo ….. Marcello ha ragione nel dire che un fucile ben settato è simile ad un’altro ed i pesci li prendi comunque, tant’è che il mio primo monoscocca l’ho preso solo perchè a me piaceva molto e mi sono intestardito perchè in teoria i fucili son tutti validi va solo trovato l’assetto ed il feeling. ad esempio prima di monoscocca pescavo con i vecchi OMER by valerio grassi…. per me eccellenti. mentre comprato e rivenduto immediatamente sia i CRESSI che gli SPORA. purtroppo non riuscivo ad adattarmi all’impugnatura e soprattutto all’inclinazione.
    devo dire che però un punto in più i fucili monoblocco, e sottolineo monoblocco non solo i C4, hanno una marcia in più. questa marcia e data da fattori minimi che assorbono l’energia cinetica dello sparo, ma qui ci sarebbe da scrivere un libro.
    mi spiego velocemente se no rischio di diventare veramente prolisso.
    problema dei fucili con elastici in linea era in passato l’imbarcamento del fusto, il gioco dell’innesto impugnatura fusto, gioco impugnatura testata. fattori che si accentuavano quando estremizzavi la trazione degli elastici specie nei fucili lunghi. senza contare che arrivato ad un limite non si poteva eccedere perchè la massa del fucile stesso non permetteva di gestire l’arma se si superavano certi fattori. con l’avvento del circolare molti problemi di flessioni e giochi vari sono stati risolti , ma è rimasto il problema massa.
    ora: il monoscocca già risolveva ampiamente il problema degli imbarcamenti, flessioni e giochi vari consentendo l’estremizzazione degli elastici anche se di diametri generosi e la possibilità di caricare aste di diametro superiore;
    il MRC con la pancia ha migliorato il brandeggio e cercato di sopperire la massa per gestire meglio il rinculo (ed ho idea con esito negativo per questa seconda cosa perchè gli elastici son sempre gli stessi.
    ora premesso che una volta trafitto il pesce e che le alette si sono aperte il fucile il suo lavoro lo ha fatto, un pesce catturato è un’esperienza ma non una regola….. posso dirti di aver catturato una leccia di 13kg con un 75 perchè gli elastici da 19 nuovi caricati a 350 hanno lanciato una scheggia non un’asta, ma anche questo è un episodio!!
    l’unica comparazione sono gli stessi elastici e la stessa asta con un fattore veramente estremo sparati su un bersaglio da due armi di ugual lunghezza ma con concezione di costruzione diversa…. (arbatubo vs monoscocca ad es.)solo cosi si può vedere velocità, precisione, potenza d’urto, forza di penetrazione ……
    scusate….

  9. lodovico antonio piccolo ha detto:

    ho 3 c4 mono , ottimi e buono l’articolo di nelide, quoto tutti i discorsi, chi sa pescara spara con tutto ma i c4 sono veramente super negli arba .

  10. francesco ha detto:

    raga cerco c4 monoscocca nelle misure 90 e 130
    info: francesco_armeri@yahoo.it

  11. federico ha detto:

    Io cerco un 75 monoscocca 5698665@gmail.com , se avete notizie
    nel mio 100 preso usato monto asta omer 140 x 6 ed elastico da 19, dopo il distacco dell ‘aletta vorrei sostituire il tutto, cosa mi suggerite ?
    Per la misura dell’asta 6 mi sembrava fina ma va come una bomba

  12. salvatore sanna ha detto:

    Sui mr carbon e monoscocca per evitare la rottura del monofilo sul codolo bisogna limare l’asta nei lati del codolo dove ce il foro per passsare il monofilo basta un inclinazione di trenta gradi per lato e poi limare il foro per non essere tagliente cosi il monofilo non tocca piu la testata quando parte l asta

  13. federico ha detto:

    Sono riuscito a trovare il monoscocca 75, dopo averci pescato 2 o 3 volte ed avere padellato almeno 10 pesci, mi sono accorto che monta elastici troppo tirati, chiedo se secondo voi ho ragione, asta da 6 con elastici seac verdi da 17 lunghi 19 cm con filetto, io non riesco a caricare in seconda tacca, correi montare dei c4 da 17,5 lunghi 23cm, cosa vi sembra?

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