Il fucile ideale (parte 1): l’Agguato

pesca sub

“Ho acquistato questo fucile nuovo, volevo chiedervi come posso fare per…”. Siamo tutti abituati a leggere nei forum o nei commenti dei video, le richieste di aiuto sulla configurazione per la nuova attrezzatura, che molto spesso viene acquistata precipitosamente seguendo il proprio gusto estetico, il consiglio di amici e del negoziante o dopo aver letto qualche parere positivo in rete.

Si tratta nella maggior parte dei casi di un’amara rivelazione: il fucile nuovo, bello e largamente consigliato da tutti il più delle volte finisce nei mercatini perché per quanto bello, prestante o conveniente, non ha soddisfatto le nostre aspettative. Ho voluto quindi creare una guida che permette ad ogni lettore di identificare il fucile giusto e l’allestimento giusto per ogni tipologia di pesca.

Seguiranno 3 articoli che indagano sotto ogni aspetto le tre principali tecniche di pesca. Inizierò partendo dall’agguato, ma prima di procedere voglio fare una lista di cosa si deve fare quando decidiamo di acquistare un nuovo fucile:

1)      Non attenersi mai completamente ai consigli del venditore. Esistono venditori esperti e meno esperti, o comunque tendono a vendere quello che hanno già in casa;

2)      Chiedete aiuto nei forum prima di acquistare e non dopo, quando ormai l’acquisto è stato effettuato;

3)      Non mettete mai al primo posto la potenza o la bellezza del fucile, e non siate del falso avviso che il fucile più costoso o più pubblicizzato è necessariamente il migliore;

4)      Se acquistate online, nuovo o usato che sia, recatevi prima da un rivenditore per vedere dal vivo il fucile che acquisterete. Assicuratevi che l’impugnatura, la corsa del grilletto, la linea di mira e quanto altro siano idonee a voi;

5)      Se non avete esperienza scegliete con criterio tenendo conto che con un lungo fucile per l’aspetto non potrete poi pescare polpi, e viceversa con un fucile da polpi non aspettatevi di poter insidiare prede che richiedono lunghi e potenti fucili.

Premesso questo, passiamo alla prima delle tre guide: il fucile per l’agguato.

DESCRIZIONE

L’ agguato è una tecnica di pesca praticata in luoghi coi fondali o con le pareti irregolari che offrono la possibilità di occultarsi durante gli spostamenti. La maggior parte dei tiri che si effettueranno in quelle condizioni saranno improvvisi e non sempre meditati, destinati a  pesci distanti qualche metro o a volte proprio dietro lo scoglio che stiamo per scavalcare.  Il pesce insidiato può comparire inaspettatamente a mezz’acqua o fra le rocce, in altri casi invece lo abbiamo avvistato da lontano e cerchiamo di avvicinarci quanto più possibile. Le prede avvicinabili con questa tecnica sono in genere pesci intenti a cibarsi o distratti in altre attività.

Durante gli agguati non sempre si conosce la posizione in cui si trova il pesce, e spesso quando ci avviciniamo ad un bersaglio avvistato in lontananza, può capitare di avvistare inaspettatamente un’altra preda più interessante e che ci costringerà a cambiare la strategia e tragitto, o ci farà azzardare dei tiri istintivi spostando rapidamente la direzione verso la quale il fucile era stato orientato.

COSA DEVO PREDILIGERE

La caratteristicha utile per l’agguato è un ottimo brandeggio che consente di spostare l’arma rapidamente in qualsiasi direzione, poco ingombro per evitare di urtare scogli e produrre rumori, un assetto quanto più neutro possibile ed un mimetismo abbastanza curato. Assolutamente da evitare sono i lunghi o i corti fucili, gli allestimenti pesanti o addirittura esagerati, ed i fucili che peccano nel brandeggio.

L’agguato è la tecnica che per eccellenza ci costringe ai tiri istintivi, per questo è necessario avere un ottimo feeling con la nostra arma.

DOTAZIONE ED ALLESTIMENTO

Nel fucile è sempre consigliato il mulinello, per l’agguato ci vuole uno piccolo e di media capienza, ideale per non perdere troppo brandeggio senza tuttavia rimanere impreparati di fronte ad una grossa preda.  Dai 20 ai 30  metri di sagola sono sufficienti. La frizione va sempre tenuta leggermente aperta, è una regola basilare per qualunque tecnica.

I fucili d’agguato più indicati sono quelli a pressione canna 11. Le misure più idonee vanno dal 70 al 90. La facilità di effettuare tiri istintivi, le dimensioni ridotte, la potenza soddisfacente e regolabile in tempo utile ed il brandeggio eccellente di queste armi sono il loro cavallo di battaglia. Tuttavia gli arbalete non sono da meno, purchè presentino buone doti di assetto e brandeggio. Fra questi le misure più indicate sono quelle che vanno dal 75 fino al 90, possibilmente con il meccanismo di sgancio arretrato per un ingombro minore ed un fusto esile in modo da offrire poca resistenza nei vari spostamenti. Bisogna ricordarsi che i fusti ad osso di seppia in genere agevolano il brandeggio orizzontale, ma penalizzano quello verticale.

La lunghezza del fucile va scelta in base al luogo e limpidezza dell’acqua. Per l’acqua torbida o la pesca nella schiuma del sottocosta è preferibile una misura più corta.

Il fucile a pressione andrà allestito con un finale in monofilo, scorrisagola idrodinamico, una pressione che mantenga il tiro vivace e lineare, asta thaitiana da 7mm e se necessario dei galleggianti per migliorare l’assetto. Non sono indispensabili particolari altre modifiche se non quele atte a rendere più docile il meccanismo del grilletto, qualora sia duro. Volendo si può mantenere una precarica media utilizzando un’asta dal diametro di 6,5, che conserva una certa penetrazione senza subire troppi traumi  dopo gli impatti con le rocce.

L’arbalete invece è opportuno equipaggiarlo con asta leggera da 6mm a 6,3mm per la rapidità del tiro, spinta da un monoelastico da 18mm o da 17, 5mm o anche da un 16mm per le misure più corte. Non è necessario adottare un fattore d’allungamento esasperato perchè nell’agguato è facile colpire lo scoglio.  Se vogliamo attrezzare l’arbalete esclusivamente per l’agguato è meglio abbandonare l’idea del doppio elastico sia per la potenza che per il brandeggio.

(continua)

45 Commenti

  1. Gioacchino ha detto:

    Sintetico ed essenziale

  2. paolossassin ha detto:

    Grande francè… Giustissime considerazioni…

  3. Tommy ha detto:

    Secondo me l’ideale per questa tecnica di pesca è un arbalete da 80 fusto circolare da 25 mm asta da 6 lunga 110 cm ed elastico circolare da 17.5 😉

  4. Francesco ha detto:

    ciao tommy, si in effetti tutto come sempre dipende….dalla stagione, dal luogo, dal pescatore….non esiste l’arma perfetta per tutto

  5. LIGURE ha detto:

    Ottimo articolo !, su un’unica cosa non sono d’accordo : quando dici che gli Arbalete per l’Agguato vanno dal 75 al 90.
    Per la mia esperienza personale un 90 ad elastico è già troppo lungo e scomodo da brandeggiare tra gli scogli, per questo io direi dal 60 ad elastico all’80 ad elastico a seconda della visibilità e tutti allestiti con piccolo mulinello e tahitiana.

  6. gioacchino ha detto:

    L’agguato lo fai anche con un 100/110,basta guardare i primi video di Dapiran,dipende dalla limpidezza dell’acqua e dal “paesaggio” sottomarino,come le roccione sarde o i massi della diga foranea di Genova,se sei nascosto dietro l’angolo di un masso cubico e devi sparare oltre l’angolo opposto ci vuole un fucile lunghetto,se sei nel torbido in particolari condizioni di “pezzatura” e conformazione di scogli anche un 60 va bene.

  7. LIGURE ha detto:

    Si conosco bene quei video ed è vero !.., ma i 100 – 110 ad elastico per quanto precisi e potenti possano essere mi sembrano un pochino ingombranti da brandeggiare e da nascondere soprattutto nell’agguato in superficie… allora forse è meglio un 100 – 110 pneumatico se serve più potenza e gittata ( mantengo brandeggio ); è solo un mio parere personale considera che non ho mai usato un pneumatico… però ho visto la differenza pescando all’agguato di superficie tra il Fv 95 e il Fv 75.
    Si il Fv 95 spara più lontano ed è anche più preciso, ma se mi avvicino di più al pesce riesco a portarlo a tiro anche col Fv 75… mentre se devo sparare d’imbracciata ad un pesce che sbuca all’improvviso la lunghezza del 95 non me la toglie nessuno.

  8. LIGURE ha detto:

    Ragazzi, devo correggere i miei interventi perchè incuriosito dall’argomento e dall’intervento di Gioacchino mi sono documentato molto meglio ed ho analizzato la mia tecnica di pesca :
    Come dicevo all’inizio pescavo solo in Tana ( e questo è vero ) e poi ho sempre detto di praticare l’Agguato dalla superficie ma non è in questo modo… perchè la mia tecnica ora è composta dal 70 X 100 da Agguati dal 20 X 100 da Pesca in Tana e dal 10 X 100 da piccoli aspetti !!…. quindi io non pratico Agguato dalla Superficie ma Razzolo di superficie con un solo fucile !!!.
    Quindi il Fv 75 allestito con asta tahitiana da 6 ed elastico da 16 è un buon fucile per Razzolare come specifica anche il titolare della Totem Sub ( Fabrizio ) parlando del Guizzo 80 che è uguale al Fv 75 come lunghezza totale e lunghezza foro – tacca.
    Credo inoltre che quasi tutti i pescatori che partono da terra praticano il Razzolo privilegiando magari una tecnica pura all’interno dell’azione a Razzolo, per questo dico che matematicamente parlando possiamo suddividere le tecniche in Agguato, Aspetto, Tana e Caduta ma praticamente la scelta del fucile dipende da quanti fucili possiamo trasportarci durante una battuta di pesca che parte da terra.

  9. gioacchino ha detto:

    Bravo,hai prevenuto un mio successivo intervento,dobbiamo pensare prima,se sappiamo quale ambiente troveremo,a quali armi affidarci;solo se non lo sappiamo oppure se razzoliamo,come hanno fatto dei campioni in caso di poca o nessuna preparazione in gara,possiamo pensare ad un solo fucile,polivalente per quanto possibile,che facilmente sarà un 70-80 nelle più svariate versioni oleo/arba,in genere il 75 imboccolato con thy 6mm è il più utilizzato mentre se non si ha la pressione agonistica un doppio anulare da 14 o in legno doppio da 16 dà più versatilità.

  10. mele33 ha detto:

    Salve avrei una domanda,

    Per un fucile da agguato meglio legno o carbonio?

    • ivan.palumbo ha detto:

      Assolutamente indifferente va bene anche il semplice alluminio, nel tuo caso devi cercare due particolarità: la misura media e il brandeggio. Come misura da 80 a 90 massimo, per il brandeggio invece scegli quello che ha il fusto ovale (tipo osso di seppia) con una testata semplice e minimale, se l’elastico carico si incassa tanto meglio.

      Se proprio vogliamo sbilanciarci, diciamo che i fucili in legno possono avere le migliori caratteristiche in fatto di elastici incassati, prendi ad esempio il giman labrax o l’arbaconte 1, invece nel mercato del carbonio un buon esempio di brandeggio c’è nello sporasub sk40 o il salvimar sapiens.

  11. Alessandro ha detto:

    Ciao Ivan ,sono alle prime armi e quindi non sono ancora pronto per raggiungere profondità importanti
    ma di limitarmi per ora a stare sotto costa fino a
    profondità di 4 metri.
    Vorrei acquistare un cayman hf,quale mi consigli
    il 90 o il 95 ? Se il 90 ,quanta potenza acquisto
    mettendoci 2 elastici? Ed il brandeggio peggiora
    di molto?

    • ivan.palumbo ha detto:

      è meglio un 90 perchè è più polivalente, la scelta di montare due elastici conviene farla dopo qualche pescata, in genere questa modifica si fa di più per la tecnica dell’aspetto.

      • Alessandro ha detto:

        Per l’assetto che mi dici
        considerando la profondità sopra citata
        ed un peso corporeo di 74 kg.per 1,80

        • ivan.palumbo ha detto:

          è troppo personale per darti una indicazione precisa, se prendo spunto da un amico che ha le tue stesse caratteristiche direi circa 6kg di zavorra.

          • Alessandro ha detto:

            Eventualmente tutta concentrata nella cintura
            oppure distribuita sulle caviglie e schienalino?
            Di nuovo Grazie Mille

          • ivan.palumbo ha detto:

            se è distribuita è meglio perchè riesci ad avere una posizione molto naturale, normalmente si usa 1kg complessivo per le caviglie e 3/4kg per lo schienalino, il resto in cintura.

  12. Alessandro ha detto:

    Ciao Ivan, è imminente l’acquisto per il mio Cayman hf 90 camu 3d, che ne diresti se lo facessi allestire come segue? Un elastico da 17,5 superelax della c4 tirato al 400%(si carica facilmente?),asta sigal da 6,25 con cono lunga 130,ogiva in dinema,
    mulinello da 30 metri con sagola da 1,2.Sto cercando un compromesso tra la velocità,potenza, buon brandeggio e facile da caricare. Può andar bene?
    L’elastico preferiresti un 19 della picasso e l’asta taithiana da 6,3 lunga 130?
    Presumo che per il bilanciamento andrà provato in acqua.Se il Cayman non fosse leggermente negativo in testata cosa modificheresti l’asta? E se volessi aggiungere anche la telecamera può sbilanciare molto?
    Ti Ringrazio molto per la tua gentilezza

    • ivan.palumbo ha detto:

      Va benissimo un’asta sigal da 6,25mm invece come elastico io mi sono trovato male con il c4 perchè è abbastanza nervoso e duro, sul 90 preferisco avere un doppio 14mm calcolato a 340% che è facilissimo da caricare e restituisce molto bene.

      Per esperienza diretta ti dico che il bilanciamento in testata va curato con attenzione, metti il piombo in dotazione nella testata e procurati quelli adesivi da applicare uno per volta e provare. In teoria deve essere leggermente negativo in punta.

      La telecamera si posiziona vicino all’impugnatura quindi ha un effetto abbastanza trascurabile.

  13. Alessandro ha detto:

    Quale marca di elastici?

  14. Alessandro ha detto:

    Quanta gittata riesco ad avere?

  15. Alessandro ha detto:

    Grazie tante Ivan

  16. Riccardo ha detto:

    Salve a tutti,
    volevo sapere che gittata dovrebbe avere un totem premium 80 con elastico da 18 ed asta da 6,25.grazie
    Riccardo

    • ivan.palumbo ha detto:

      se il tiro è abbastanza forte dovrebbe corrispondere in teoria alla sagola installata.

      • Alessandro ha detto:

        non riesco a capire questo particolare.
        Se non ti dispiace puoi spiegarmelo Ivan?
        Grazie

        • Alessandro ha detto:

          Ti stai riferendo al diametro di sagola ?

          • ivan.palumbo ha detto:

            alla lunghezza! cioè in tutti i fucili mettiamo una sagola all’asta che poi è agganciata o al fusto o al mulinello, quando spari l’asta parte e vola dritta fino a quando non è fermata dalla lunghezza della sagola. Alcuni pescatori applicano solo un giro di sagola altri ne fanno due, proprio per avere più raggio d’azione.

            Ovviamente questo discorso è valido se il fucile è abbastanza potente da stendere uno o due giri di sagola.

  17. Alessandro ha detto:

    Nel cayman hf 90 con 2 elastici di 14 tirati al 340%
    possono andar bene 2 giri di sagola?
    Considerando che la gittata del fucile dovrebbe essere circa 3-4 metri giusto Ivan?
    Se dovessi fare 1 giro di sagola in meno rispetto alla gittata del fucile cosa rischierei che l’asta mi venga rallentata dal mulinello?

  18. Alessandro ha detto:

    Infatti pensavo a questo.
    Grazie tante Ivan e buona giornata

  19. Alessandro ha detto:

    Ciao a tutti, vorrei fare una domanda ,
    l’essere negativo come assetto corporeo ,il fucile
    oppure qualsiasi cosa che e’ in acqua ( ance se in forma lieve ) significa di andare verso il fondo
    giusto? Faccio questa domanda forse banale ma in questi
    giorni ho assistito ad una discussione che stavano dicendo sotto certi aspetti la negatività in acqua
    porta in superfice ,allora mi chiedo
    fino ad ora non ci ho propio capito niente.Visto che sono un neofita mi potete dare una spiegazione?
    Grazie

    • ivan.palumbo ha detto:

      Quando si parla di fucili, ovviamente si intende che il fucile ha la tendenza ad affondare. Se questa particolarità è lieve, tanto da non stancare il polso, si può considerare un bene perchè il tiro sarà più preciso.

      Per quanto riguarda il corpo è un’altro discorso, per una questione di sicurezza, non bisogna mai essere negativi alle basse quote. In questo caso bisogna calibrare i pesi di piombo in modo da essere neutri alla profondità abituale di pesca. cioè il corpo e l’attrezzatura varia la sua galleggiabilità con la profondità, la muta più di tutti tende a schiacciarsi con la pressione per cui più scendi giù e più diventi negativo.

      Risalire dal fondo se sei molto negativo vuol dire anche affaticarsi, e in quel momento hai già le riserve di ossigeno al minimo, ecco perchè è consigliabile non esagerare con la zavorra.

  20. Alessandro ha detto:

    Quindi attrezzatura e massa corporea più va giu’ e più
    è negativo.E come basse quote intendi dire profondità
    importanti vero?

    Di nuovo Grazie

    • ivan.palumbo ha detto:

      no, basse quote intendo da 0 a 8 mt circa.

    • gioacchino ha detto:

      Per questo esistono i piombi a sgancio rapido, secondo spessore, età e qualità del neoprene della muta può esserci una differenza di 2kg tra pescare a 1 e a 8 metri, avere almeno 2 piombi mobili ti garantisce un minimo di adattabilità.

  21. Alessandro ha detto:

    Comunque, se la muta più di tutti tende a schiacciarsi
    con la pressione e quindi favorisce a farci andare più
    giù,io penso che nelle basse quote si può usare più piombo rispetto a quelle alte pur rimanendo neutri.
    Ho capito il concetto?

    GRAZIE e Complimenti per il sito

  22. Alessandro ha detto:

    Tutto OK !!!

  23. graziano ha detto:

    ciao ivan,sono un ragazzo di quasi 18 anni e siccome pratico la pesca sub gia da quasi due anni volevo comprare un fucile diciamo”professionale” e stavo pensando al cayman hf75 della omer visto che per ora i miei limiti rientrano sui 7-8 m di profondità,che mi consigli?e se approvi la mia scelta con che tecnica mi consigli di iniziare?grazie mille

  24. giancarlo ha detto:

    ciao ivan vorrei acquistare il phatos open allu da 82 che ne pensi, è ottimo per agguato e aspetto, e come impugnatura che ne dici, qualcuno mi diceva che se ai una mano piccola con l’indice è un po’ difficile arrivarci non vorrei acquistarlo e poi non doverlo usare, lo devo acquistare online perché da le mie parti non lo vendono….grazie

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