Allestimento Standard per il Mares Super Sten 11

pesca sub

Mares Super Sten 11Da molti è considerato il miglior pneumatico attualmente in commercio, o per lo meno quello con il miglior rapporto prezzo/qualità/prestazioni. Il Mares Super Sten 11 è realmente un fucile “tuttapesca”, adatto a qualsiasi situazione.

Anche se non propriamente adatto per la pesca in tana – a meno che non parliamo tane passanti abbastanza ampie – il Super Sten 11 garantisce buone prestazioni in ogni situazione, rivelandosi adatto ad affrontare tutte le tecniche di pesca che un pescatore medio può trovarsi ad affrontare.

Pur essendo naturalmente predisposto per elaborazioni ed estremizzazioni varie – in primis la possibilità di renderlo a tenuta di liquido tramite l’acquisto di un apposito kit -, ho deciso di allestire lo Sten in configurazione standard, senza nessuna modifica o miglioria, per saggiarne le qualità in una normale uscita in un tratto di bassofondo, dove alternerò l’agguato a brevi aspetti.

Il fucile è stato armato con asta tahitiana in acciaio inox temperato 174PH da 7mm e 105 cm. di lunghezza, con mono aletta incassata e nuovo scorri sagola dalle dimensioni contenute denominato Race. Asta e scorri sagola vengono venduti in abbinamento al fucile. L’asta è molto bella da vedere, e l’aletta appare decisamente robusta, anche se forse un po’ troppo ingombrante.

Ho montato un mulinello Omer Match 30 imbobinato con circa 35 metri di sagola da 1,5 mm..
Anziché fissare il mulinello con l’apposito anello in plastica dura per serbatoio da 40 mm., ho preferito utilizzare due robuste fascette in plastica da 6 mm.. Per far ciò ho allargato con il dremmel le due fessure presenti nella slitta del mulinello. Il motivo di questa scelta consiste nel fatto che l’anello di plastica è per me troppo spesso, e questo contribuisce a “sporcare” la linea di mira sul serbatoio, che per me consiste nell’allineamento delle tacche sull’impugnatura col mirino. Infine, tra la slitta del mulinello e il serbatoio ho frapposto uno spezzone di gomma ricavato dalla camera d’aria di un camion, in modo tale da rendere l’accoppiamento stabile e privo di giochi.

L’impiombatura è stata realizzata con dell’ottimo nylon Asso Tripla Forza da 1,04 mm.. La porzione di nylon è sufficiente a garantire 3 giri sullo sgancia sagola. Ho realizzato alle estremità due asole utilizzando gli appositi rivetti a canna di fucile, di dimensioni rapportate al diametro del nylon, quindi abbastanza contenute. L’asola sull’asta, fatta passare attraverso i due fori dello scorri sagola, è stata fatta di una lunghezza tale da permetterle di distendersi e chiudersi un paio di centimetri oltre il codolo dell’asta. Al contrario, l’asola che collega il monofilo alla sagola del mulinello è molto piccola. Per il collegamento tra asola in nylon e sagola ho utilizzato il classico nodo a bandiera, che fino ad ora non mi ha mai tradito. Unico accorgimento è stato quello di realizzare con l’accendino una piccola pallina all’estremità della sagola. Con questo sistema risulta decisamente improbabile l’apertura accidentale del nodo.

Il fucile è attualmente caricato a 22 bar. Si tratta per me di una precarica veramente bassa. Sono ancora indeciso se utilizzare questa precarica per la prova, o se portare il fucile a 25 bar – precarica gestibile pressoché da chiunque e ottimo compromesso tra facilità di caricamento e prestazioni – o se estremizzare la potenza del fucile utilizzando una precarica di 30 bar.
A 30 bar un fucile delle dimensioni del Super Sten 11 può fare tranquillamente a meno del sottovuoto. Tuttavia, almeno per me, il caricamento risulta abbastanza gravoso, seppur non impossibile, e questo a volte mi crea una sorta di blocco psicologico dato dalla spiacevole prospettiva di dover faticare non poco per ricaricare il fucile.

Ora non resta che decidere la precarica e andare a mare, anche se con le previsioni meteo di questi giorni – vento, grandine, burrasche e mare agitato – potrei essere costretto ad aspettare l’anno nuovo.

AGGIORNAMENTO:
Ho avuto modo di eseguire qualche breve test durante la mia prima uscita del 2012, domenica scorsa. Purtroppo ho scordato di “pompare” ulteriormente il fucile, che pertanto è rimasto a 22 atm. Vediamo cosa è emerso.

Caricamento: ovviamente, vista la bassa precarica, è stato semplice far agganciare l’asta da 7. L’attrito in fase di discesa del pistone si fa comunque sentire, e la differenza è evidente rispetto alle elaborazioni artigianali. Inesistenti le flessioni dell’asta.

Assetto: è la cosa che in assoluto mi è piaciuta di più. Finalmente un fucile canna allagate che non stanca il braccio. Il merito credo sia tutto della testata minimale, davvero piccola e leggera, e del giusto rapporto asta/fucile. Con asta da 6,5 le cose dovrebbero migliorare ulteriormente, ma già con asta da 7 non è necessario correggere l’assetto con galleggianti o guaine in neoprene. Il brandeggio, come per tutti gli pneumatici, è molto buono, e anche qui la testata minimale, seppur in misura inferiore, gioca la sua parte.

Tiro: con 22 atm tre passate sono decisamente troppe. L’asta a fine corsa ha imbeccato un’evidente parabola discendente. Il rumore è quello tipico dei pneumatici, e ho potuto avvertire un certo rinculo, anche se nella norma su un canna allagata.

Variatore di potenza: meno duro rispetto al passato, ma richiede comunque l’utilizzo di entrambe le mani per l’inserimento.

Scatto: davvero leggero, pur senza nessun tipo di miglioramento posticcio. Sicuramente lo scatto più leggero che abbia mai provato su un canna allagata standard, paragonabile a quello dell’airbalete, che rimane un filino più “morbido”.

Considerazioni finali: penso che il fucile possa dare il meglio di se con 25 atm di precarica e asta da 6,5 per agguato o 28/30 atm con asta da 7 per agguato aspetto. Il sottovuoto può essere utile per migliorare prestazioni e rinculo, ma l’assetto è già buono così com’è.

15 Commenti

  1. Gioacchino ha detto:

    Mi incuriosisce la difficoltà che trovi nel caricamento del supersten canna 11 a 30atm,non è praticamente la fotocopia del tuo 98?Con 30atm,salvo aver bisogno di un carichino allungato,si dovrebbe caricare con un impegno relativo

  2. Tommy ha detto:

    Ciao Mytom, complimenti per l’acquisto 😉
    Anche a me attira tanto questo modello di oleopneumatico e ne ho sentito parlare un gran bene.
    Facci sapere.
    Grazie,
    Tommy

    PS: perchè hai preferito montare un mulinello diverso dall’originale Mares?
    Anche il mulinello Mares crea spessore sulla linea di mira?

  3. Mytom ha detto:

    @Gioacchino: non uso più fucili caricati 30 atm da almeno un anno. Non ho detto che non riesco a caricarli, ma che lo sforzo è comunque importante, e che a volte mi fa passare la voglia di sparare. Personalmente sono arrivato a caricare fucili fino a 32 atm., lesionando la boccola di ammortizzo. Considera infine che sui miei fucili uso pistoni ad alta scorrevolezza e con lubrificazione diversa da quella originale, e lo sforzo di caricamento è pertanto più leggero rispetto a fucili standard (aribalete a parte). In definitiva, con il sottovuoto posso fare a meno di certe precariche.

    @Tommy: Si, anche il mulinello Mares usa un anello sul serbatoio, che a me da abbastanza fastidio. In più è un po’ troppo spartano e ingombrante.

  4. Gioacchino ha detto:

    In effetti hai scritto gravoso(ed io non ho scritto che non riesci),ma con 30atm su un canna da 11 non mi sembra comunque tale,perciò mi sembrava strano viste anche le tue conoscenze tecniche;certo vincere la resistenza iniziale con l’asta che si piega e non vuol saperne di entrare in canna è un po’ una noia sui fucili lunghi;sarei curioso di provare questi nuovi sten,perchè per me 22/26 atm sono quasi irrisorie su un normale canna da 11,mi sembrano lentissimi,perciò forse la vera evoluzione potrebbe esser stata su lubrificanti e canna,mi colpisce leggere che a 22atm il tiro è veloce e lungo,soprattutto perchè mi è parso che più lunga è la canna più lenta l’uscita dell’asta,la mia precarica sul 110,ma per un cyrano e l’aria in meno del naso forse conta,era di 38atm,con asta da 7 mi sembrava di lanciare un giavellotto a mano,niente a che vedere con la velocità di un monogomma,perciò l’ho abbandonato.

  5. Mytom ha detto:

    Io sono alto 1,70 x 71 chili, faccio vita sedentaria e sono molto poco allenato.
    Con asta da 7 carico abbastanza facilmente, ma ultimamente sto pescando con aste da 6,5 o 6,75.
    La mia precarica ideale, con sottovuoto, è di 27/28 atm, che carico abbastanza agevolmente. Però basta variare di poco che le cose cambiano drasticamente: a 26 atm è un gioco da ragazzi, a 30 atm e oltre diventa gravoso.
    Dubito anch’io che a 22 atm il tiro sia veloce e lungo, e credo anche che la lubrificazione e i materiali di canna e pistone siano rimasti invariati.
    Ho ancora un po’ di tempo per decidere, vedrò all’ultimo momento che precarica utilizzare.

  6. Gioacchino ha detto:

    Le mie perplessità sulla tua difficoltà di armamento riguardavano non già le caratteristiche fisiche di chi effettua l’operazione,ovviamente lunghezza braccia e allenamento aiutano,ma il fatto che a parità di precarica un sottovuoto è relativamente più difficile da caricare;la depressione da vincere che si crea nella canna tra pistone e testata mentre scende l’asta,l’attrito della guarnizione di tenuta sull’asta,sono ostacoli relativamente importanti,che nell’allagato non ci sono,ma soprattutto se la precarica è consistente,l’asta flette e va a contatto,nei vecchi modelli stc,con l’alluminio che fa un forte attrito con l’acciaio dell’asta,al punto in certi casi da bloccarla,per questo nei modelli X-Power successivi è stato aggiunto il bussolotto di plastica:dopo che mi sono piantato con un 100 canna da 13 senza riuscire a caricarlo,mi ha spiegato il Paganelli questo discorso di attrito tra i due metalli,mentre altri hanno ipotizzato anche un ribaltamento della guarnizione a tazza perchè risucchiata dalla depressione verso la testata,toglierla comunque facilita molto l’armamento.Per cui ero incuriosito nel caso avessi incontrato un ostacolo tecnico uguale o diverso da quelli di cui sopra,non era stato piacevole per me fare tanta fatica con un 110 sottovuoto a 30atm,dover fare vari tentativi sfiancandomi e dover,come te, esitare a sparare per il patema di ricaricare,quando pur faticando facevo un movimento fluido e caricavo senza impuntamenti lo stesso fucile a 38atm.

  7. Mytom ha detto:

    mmm… l’attrito creato dalla guarnizione in testata e la depressione del sottovuoto non credo equivalgano a 8 atm di precarica.
    Secondo me o ti si è rovesciata la guarnizione in testata (evento molto improbabile) oppure quella a gonnella del pistone (molto più facile, a me è capitato diverse volte).
    Comunque, ricapitolando: per me caricare il fucile fino a 32 atm è cosa fattibile, ma – se così si può dire – mi rende la pescata meno piacevole. Preferisco scendere a 27/28 atm e pescare in tutta tranquillità. E le prestazioni, con sottovuoto, sono di tutto rispetto. Diciamo che entro 3,5 / 4 metri insagolo tutto, oltre mi capita molto raramente di azzardare il tiro.

  8. Mytom ha detto:

    Articolo aggiornato a seguito di un breve test in acqua.

  9. Alessandro ha detto:

    evoluzione: ho provato a pompare di piu’ il 100, dal calcolo pompate 27/28 atm, e il grilletto è diventato un po’ piu’ duro e tende ad alzare il tiro.
    L’ho scaricato..

  10. giulio ha detto:

    Ciao Mytom! Da un pò sto adoperando uno Sten 11 84 e volevo sapere cosa ne pensavi tu dell’anello in punta per il passaggio della sagola. Sebbene sia lucidato e liscio, è trasversale e penso faccia un pò troppa resistenza.. Al momento il pescione non mi è capitato (purtroppo!), ma se creasse problemi? Cosa ne pensi? Soluzioni alternative (anello in acciaio)?
    Ciao!

    • Mytom ha detto:

      Anche se fa un po’ resistenza non è un grosso problema. Se proprio non ti convince puoi fare un anello con una piccola fascetta di plastica, tanto il fucile non devi usarlo come una canna da pesca 😉

  11. Alessandro ha detto:

    x Giulio:
    ho l’84 è il 100, garantisco che il sagolino scorre fluido anche col pescione 🙂

    x i test:
    ho capito come regolare la sensibilità del grilletto agendo sulla vite dietro il grilletto. attenzione a non stringere troppo se no non aggancia, operazione da fare a fucile scarico oppure in acqua (per me meglio).

  12. Giulio ha detto:

    Grazie Alessandro! Che precarica hai dato al 84? Ero indeciso se prendere anche il 100, ma ho optato per il 110 cosi da non avere due segmenti simili.

    Invece vorrei sapere riguardo le pressioni da adottare con i fucili canna da 11 e “sottovuoto”.
    Se possiedo uno sten 11 110 con canna allagata e 28 bar, con un stc quanto dovrei togliere?
    Sto facendo un pensiero al kit x power ma non ho parametri per regolarmi. In caso sotituire anche le aste da 7 con le 6.5 per la pesca di tutti i giorni

  13. olympio ha detto:

    Buongiorno sapreste dirmi la lunghezza della canna e del serbatoio dell’84?

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