Dove il mercato ci propone fucili sempre più grossi e potenti, un artigiano come ConteSub ha la lungimiranza di andare controcorrente realizzando una linea di arbalete dedicati a due tecniche specifiche: la pesca in tana e la pesca nel torbido. Effettivamente il mercato offre poche alternative ai pescatori abitudinari in quella che da sempre è stata la pesca più proficua, la tana, forse faticosa ma sicuramente utilizzata da tutti gli atleti impegnati in gare. Con la serie Arbaconte TT (Tana-Torbido) la Contesub mette in commercio un arbalete altamente specializzato ed estremizzato nelle competenze specifiche.
Ho avuto il piacere di testarlo tra i primi, da subito Contesub mi ha messo a disposizione la gamma prodotta: 46, 56 e 63. Portati tutti e tre a casa istintivamente mi è venuto di metterli a confronto con i miei corti da tana, (e sì perché chi mi conosce sa che sono un appassionato della pesca in tana, e per far fronte a tutte le situazioni contorte che la pesca nei buchi comporta ho un set di fucili da tana commerciali, tradizionali e modificati che conta 6 giocattolini). Risultato: sono rimasto sbalordito dalle dimensioni estremamente ridotte della serie TT.
Il 56 TT è paragonabile, fuori tutto, ad un 46 commerciale, misure fuori dal comune per gli altri due. Abituato a pescare in tana con in mano il mio fido 56 Omer, a livello psicologico per poter avere in mano un’arma delle stesse dimensioni del mio ho dovuto utilizzare il 63, che resta comunque più corto, con un tiro utile ben più lungo del mio arba commerciale modificato. Addirittura il mio 45 Cayman cave che portavo sotto il pallone per i buchi stretti è stato sostituito dal 56, mentre il 46 mi ha permesso di tirare sotto buchi prima impensabili!
Tutta la serie viene fornita con aste speciali, realizzate da SigalSub su specifica ConteSub e su misura dei suoi arbalete TT. La particolarità di queste aste è nella punta e aletta più corte di qualsiasi altro modello. Grazie a queste aste è possibile trattenere qualsiasi pesce anche se si trova a ridosso del fondale, lo spazio necessario a far aprire l’aletta è ridottissimo.
Ovviamente è possibile acquistare le aste di ricambio sempre da ConteSub.
La cosa che più ho apprezzato è l’angolo dell’impugnatura che è stata disegnata ad hoc e presenta una inclinazione meno accentuata, quasi a calcio di pistola, rispetto a quella dei classici arbalete. Ciò comporta anche un altro vantaggio: migliora la capacità di brandeggio a braccio flesso, un aspetto che può fare la differenza sia nella pesca in acque torbide che nella pesca in tana dove quasi mai si effettuano tiri a braccio disteso. Per migliorare la presa, il manico ha un trattatamento per aumentare il grip ed è verniciato bianco (chi pesca in tana sa bene quanto sia comodo poter individuare velocemente il fucile lasciato sul fondo).
Ma veniamo ai fatti…
Ovviamente per testare al meglio il nuovo giocattolo mi porto su delle pietre piatte o chianche, conosciute e sicure. Impugno il 63, ingombro minimo, qualche difficoltà nel caricarlo all’ultima tacca, il meccanismo è molto arretrato ma con un po’ di pratica capisco rapidamente come agevolare l’operazione.
Su uno dei tre sono riuscito anche a installare la torcia, indispensabile per molte tane, che con questa soluzione mi permette di avere una mano sempre libera. Il brandeggio è minimamente influenzato, essendo il fucile corto di suo e quindi molto facile da girare.
Capovolta e giù, arrivo all’imbocco infilo dentro l’arma e scruto nell’oscurità. Abituatomi al buio, noto in fondo alla tana un bagliore, intuisco la sagoma del pesce: brandeggiare, puntare e premere il grilletto (dolce e sensibile) è un tutt’uno! Il pesce è dall’altro lato della chianca, lontano, ma l’asta parte veloce, sicura, poderosa e precisa, sa bene qual è il suo dovere. Il sarago è colpito dietro l’operacolo branchiale e rimane immobile, stecchito. Rimango colpito dalla facilità di utilizzo dell’arma, il feeling che si è istaurato da subito è degno di un arbalete con utilizzo decennale e veterano, come ormai mio malgrado devo ammettere sinonimo della mia età, i tuffi si susseguono, alterno, in base al tipo di chianca o al tipo di grotto, i tre fucili a mia disposizione apprezzando sempre le doti di brandeggio e tiro.
Qualche altra bella cattura, fino a fine pescata, si sussegue alla prima con la facilità di uno che ormai conosce bene le sue armi come se le avesse sempre utilizzate: veloci intuitivi, silenziosi, potenti e precisi. Inoltre esteticamente sono molto belli. L’arbalete in legno per la pesca in tana non implica particolari attenzioni alla sua struttura, non è così delicato come lo immaginate. Io in tana sono molto attento a non urtare, non per non rovinare il fucile ma per non produrre rumori che spaventerebbero il pesce; oltretutto se lo devo graffiare perché sto sparando ad un bel pesce pazienza, tanto la manutenzione la farei come la faccio ad un qualsiasi altro legno quindi per me il problema non sussiste.
Ovviamente il costo di questa serie TT è superiore ad un qualsiasi modello commerciale, ma la scelta dipende da cosa cerca ognuno di noi in un fucile, se vogliamo il massimo e non ci accontentiamo di adattare un fuciletto qualsiasi allora dobbiamo necessariamente mettere mano al portagli. Tuttavia la serie TT è di gran valore, sarà sicuramente il fucile dedicato che non cambi mai, compagno fisso della plancetta.
Complimenti alla CONTESUB per la splendida serie nonché per l’idea unica ed originale. Credo proprio che, uno alla volta, prenderò tutti e 3 i TT per sostituire i miei arba commerciali che da questo momento sono caduti nell’archivio (appesi al muro) dei miei ricordi. Per informazioni: www.contesub.it
Buona lettura, Nelide Toraldo.
mmm……questo “legnetto” mi intriga parecchio 🙂