Hunt Carbon Technology è una piccola ma specializzata realtà artigianale Toscana, che realizza prodotti ed accessori specifici per la pesca subacquea e l’apnea. Paolo Dainelli, appassionato e competente pescatore e cacciatore, sfrutta anche l’esperienza maturata in anni di pratica del tiro con armi da fuoco, per la progettazione ed ottimizzazione dei suoi prodotti. Utilizzando progetti e design all’avanguardia, materiali e lavorazioni d’eccellenza, idee e finiture di qualità esclusiva realizza: mulinelli, ogive, aste, staffe per videocamere, meccanismi di sgancio, in materiali e finiture particolari. Pale pinne e fucili in carbonio preimpregnato ad alto modulo e molto altro.
Già nota a molti la validità e la particolarità di questi arbalete, impiegati ormai da diversi pescasub ad ogni livello. Ho avuto la fortuna e il piacere di collaborare con Paolo, conducendo diversi ed approfonditi test balistici in piscina, relativamente al modello in oggetto. Questo per analizzare ulteriormente ed approfonditamente ogni dettaglio nella balistica del tiro subacqueo traendone ulteriori spunti di miglioramento, oltre che ideare e progettare altri articoli dedicati ad es. alla pratica di questa impegnativa disciplina che è il Tiro al Bersaglio Subacqueo.
I test sono stati effettuati in piscina, effettuando innumerevoli tiri a distanze differenti su fogli bersaglio di precisione. Modificando di volta in volta: l’asta utilizzata, sia come materiale, come lunghezza e come spessore oppure modificando l’elastico e l’ogiva utilizzati, con coefficienti di trazione, diametri e materiali differenti. Da subito i risultati ottenuti hanno confermato la bontà dell’attrezzo, figlia di una qualità di realizzazione eccezionale, la cura di ogni minimo dettaglio e gli ottimi materiali utilizzati. L’assetto e il bilanciamento perfettamente studiato, oltre che l’eccezionale impugnatura ergonomica hanno l’effetto i ridurre davvero al minimo il gestibilissimo rinculo.
Anche perché il fucile ha un peso notevole, anche se confrontato con armi simili di materiali diversi. La particolare conformazione progettuale vede una linea di mira molto ribassata, quasi a filo della mano. La distanza del grilletto dall’impugnatura è compatibile con quasi tutte le mani utilizzatrici e grazie alla particolare conformazione “ritorta” del grilletto, il posizionamento del dito indice è sempre agevole e non influisce in nessun modo, durante la sua corsa con una deviazione nel puntamento. In progetto c’è la realizzazione di meccanismi di sgancio con corsa e durezza regolabile e personalizzabile.
Il tutto è stato studiato per far si che contraendo il dito indice, nel premere il grilletto, non vi siano resistenze e movimenti indesiderati che possono modificare il puntamento dell’arma o far perdere la forza di presa sull’impugnatura. Tutto questo è figlio di approfonditi studi morfologici e dinamici. Il meccanismo di sgancio ha la giusta resistenza con una ridotta corsa, per essere adoperato nelle azioni di pesca, e quindi anche con guanti piuttosto spessi e un notevole carico di trazione sulla freccia. Mai ruvido o eccessivamente duro, garantisce la giusta “precorsa” e uno sgancio non troppo improvviso. (in progetto c’è la realizzazione di meccanismi di sgancio con corsa e durezza regolabile e personalizzabile).
La linea di mira è facile, netta e molto pulita, il carichino posteriore non ostruisce in nessun modo la vista dell’asta in fase di puntamento, a differenza di altri modelli, grazie alla sua conformazione ricurva del profilo superiore. Essendo però di dimensioni ridotte, concentra tutta la pressione sullo sterno in una zona ridotta e quindi potrebbe essere utile adoperarlo con una muta dotata di apposita protezione sternale per il caricamento imbottita o rinforzata. Tenete presente che io ho effettuato decine di caricamenti consecutivi in poco tempo utilizzando una muta leggera, cosa che in pesca difficilmente accade, purtroppo. Facile allineare e trovare diversi riferimenti di mira, sempre stabili e nitidi. La testata è stretta e filante, il fusto molto largo e piatto con guida asta integrale e incavi per ospitare perfettamente gli elastici che non vibrano assolutamente nel brandeggio.
La sagola scorre sulla parte superiore del fusto e sotto gli elastici e a prima vista suscita qualche preoccupazione, che viene poi totalmente smentita nella pratica. Non ho mai riscontrato nessuna frizione o ingarbugliamento anche utilizzando nylon molto sottili come lo 0,80.
Minimale ma funzionale lo sgancia sagola. L’impugnatura ergonomica va quasi ad incastro con la mano, ed è rivestita in più punti con un trattamento ruvido anti-scivolo, sia nella parte anteriore che in quella posteriore. Grazie alla particolare conformazione del fusto e alla forza esercitabile sull’impugnatura, il fucile risulta facilmente brandeggiabile lateralmente e molto stabile perpendicolarmente. Questo aiuta molto anche in fase di sparo, quando si utilizza un notevole carico di trazione. La testata resta molto agile e si sposta facilmente, mentre il resto del fusto si allarga e si stabilizza nell’acqua come appoggiandosi. Quindi riduce lo spostamento verticale
involontario durante lo sparo, che nei modelli più lunghi potrebbe perturbare al traiettoria dell’asta in uscita.
In questo modo la Hunt vuole andare a risolvere il problema che indubbiamente affligge tutti i fucili costruiti in materiali compositi, se sottoposti a carichi elastici notevoli e utilizzando aste di diametri e pesi importanti. Cioè la gestione del rinculo e lo sperpero di energia cinetica che non va tutta sull’asta. Con la maniacale ricerca e studio dei baricentri e del bilanciamento, oltre che con il peso e lo spessore dei materiali utilizzati e l’estrema rigidità del monoscocca, sembra riuscire nell’annullare questo effetto e trasferire una maggior quantità di energia sull’asta ed affaticare meno il polso. Totale la solidità e la rigidità dell’insieme. Naturalmente non l’ho provato in configurazioni estreme da pesca con doppio elastico o con esasperati coefficienti di trazione.
Nei test colpisce molto la ripetitività riscontrata nei tiri, segno che il meccanismo di sgancio e l’elastico utilizzato, non hanno dato nessun segno di cedimento o di affaticamento, anche durante un utilizzo intenso e ripetuto di continui carichi e scarichi. Nella configurazione da Tiro al Bersaglio Subacqueo, cioè con asta molto corta da 6,75 mm con perni in acciaio 17,4PH con una speciale appendice posteriore per il sagolamento dell’asta, elastico circolare singolo nero/ambra da 16mm, ogiva per legatura corta costituita da un pezzo di filo d’acciaio piegato e palline da 4mm anzi che 8. Senza mulinello. Conforme quindi al regolamento Nazionale FIPSAS specifico della disciplina.
Ha dato ottimi risultati e una buona costanza, con un tiro veloce e preciso, un rinculo gestibile e ottimi riferimenti in fase di mira. La caduta dell’asta è controllata e la traiettoria in uscita risulta lineare e con pochissime oscillazioni, grazie anche al guida asta integrale. Insomma un attrezzo davvero particolare, molto bello anche solo a vedersi, un anello di congiunzione tra il tiro terrestre e quello subacqueo, che garantisce un’ ottima e
necessaria praticità ed affidabilità, ma anche un notevole contenuto di innovazione e di esclusività.
Soddisferebbe insomma sia il pescaub esigente che il neofita appassionato, facilitandolo nel suo processo di apprendimento oltre chi vorrà provare ad approcciarsi al Tiro al bersaglio Subacqueo. Resta solo da continuare a seguire questo geniale ed attento produttore, per vedere quali novità sfoggerà nel prossimo futuro.
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4 Comments
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che belle linee. molto futuristiche.
Esteticamente non si discute, davvero bello
bello veramante linea di mira spettacolare, ma il costo?
per il costo rimando al sito del produttore a cui bisogna chiedere un preventivo. Certo che queste opere d’arte, così come i legni, non sono per tutti, ma possono essere visti come un investimento, dato che sicuramente sarebbe un fucile eterno