Recensione di Giuliano Zito – editing dell’articolo di Tommaso Mytom
All’inizio della mia frequentazione degli ambienti acquatici il primo acquisto è consistito in un paio di pinne in tecnopolimero. Ovviamente massacrai caviglie e polpacci per via delle faticose pinneggiate. Successivamente, dopo aver maturato un paio di anni di esperienza e frequentato il corso di apnea, migliorai la tecnica della pinneggiata, e negli allenamenti in piscina ebbi l’opportunità di testare vari modelli di pinne in carbonio dei marchi più blasonati, dalle più economiche in vetroresina rivestite da uno strato di fibra di carbonio, a quelle più costose e di qualità nettamente superiore.
Per le prove precedenti, effettuate da Ivan Palumbo, le pale GFT Aero sono state montate sulle scarpette Salvimar Delta One private dei longheroni in gomma. In pratica la pala lavorava in modo uniforme per tutta la sua lunghezza, incanalando l’acqua tramite i profili a T in gomma (water rails). I risultati della prova potete leggerli qui.
Per la prova realizzata dal sottoscritto sono state utilizzate le scarpette Delta One “intere”, ossia complete di longheroni, che fino ad ora ho sempre utilizzato in abbinamento alle pale GFT Bassofondo Soft. Il montaggio è abbastanza semplice, anche se per far combaciare i fori per le viti presenti nella scarpetta ho dovuto esercitare una certa forza. Ciò è dovuto al fatto che la pala è di forma rettangolare fin dalla base, e pertanto tende ad allargare i longheroni alla radice.
Pubblico le foto di un prototipo di Mares Cyrano della STC, con un inedito serbatoio in fibra di carbonio. Certo la sua figura la fa: esteticamente è una meraviglia.
La fibra di carbonio, rispetto all’alluminio, è decisamente più leggera. Ha infatti un peso specifico che si aggira intorno a 1,5, contro i 2,5/2,7 dell’alluminio. Tradotto, è più leggera del 40% circa. Ha inoltre una maggiore rigidità strutturale ed è insensibile a qualsiasi tipo di ossidazione (ma non ai solventi). L’altro lato della medaglia è purtroppo la tendenza a fratturarsi, mentre l’alluminio si deforma.
Avete presente quando vi cade pesantemente un fucile negli scogli? al massimo vedete una piccola ammaccatura nel serbatoio. Nel carbonio invece, pur essendo più resistente, il danneggiamento si manifesta sotto forma di crepe.
Ora, se si crea una crepa in un recipiente sottoposto ad altre pressioni cosa può succedere? Non saprei rispondere. Immagino che se la crepa è piccola si avrà uno sfiato d’aria e un aumento progressivo delle dimensioni della crepa stessa (ma quanto veloce?). Se il danno invece è maggiore quali possono essere le conseguenze?
Devo dire infine che in alcune realtà fa fibra di carbonio viene utilizzata per costruire proprio dei tubi a pressione (ho letto qualcosa in rete), ma non saprei dire quali siano le caratteristiche strutturali. Mi è parso di capire che le fibre vengono disposte diversamente rispetto alla classica trama a fibre perpendicolari (si dice così?), con singoli fogli alternati in direzioni diverse.
Ricevo e pubblico volentieri un articolo redatto dalla Carbonio GFT.
Per poter scaricare il file PDF, è sufficiente cliccare su questo link.
Questa volta le 10 domande di pescafacile.com vanno a uno dei protagonisti assoluti dell’evoluzione tecnica delle attrezzature per la pesca subacquea e dell’apnea: Tony, socio fondatore della Carbonio G.F.T., l’azienda che produce pale in carbonio di alta qualità, costruite con tecnologie aeronautiche a prezzi decisamente vantaggiosi. Caratteristica importante: 100% Made in Italy.
Tony ci regalerà a fine intervista un’importante anticipazione, uno scoop assoluto che non potrà non rendere felici tutti i pescatori che hanno avuto modo di apprezzare la qualità dei prodotti GFT.
PF) Da quanti anni pratichi la pesca subacquea? Hai mai fatto agonismo?
GFT) Praticamente da sempre. Ho ricevuto il mio primo fucile all’età di 9 anni (polpone). Non ho mai fatto agonismo.
PF) Quali sono i tuoi record?
GFT) Non ho record
Ecco le mie nuove pinne, le Basso Fondo Soft di GFT con scarpetta Delta One di Salvimar. Sono le mie prime pinne in fibra di carbonio, dalle quali mi aspetto grandi cose.
Per la prossima settimana dovrei essere in grado di pubblicare una prova completa. Nel frattempo ringrazio Tony di GFT, persona gentile e precisa.