Intervista a Simone Gallini, titolare della Sigal Sub

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Sigal Sub

Intervista del 3 novembre 2011

Continua il nostro viaggio tra le realtà commerciali e industriali italiane che operano nel settore della pesca subacquea. Questa volta è il turno della Sigal Sub, celebre azienda produttrice delle migliori aste per fucili subacquei e di tutta una serie di accessori di qualità, rigorosamente Made in Italy. Pur definendosi “azienda artigiana”, alla Sigal Sub sono consapevoli del successo internazionale delle proprie produzioni, merito di passione, cura nella lavorazione e ricerca dei migliori materiali. Intervistiamo il titolare, Simone Gallini.

PSB) Ciao Simone, in quanto pescatore ti sarai fatto un’idea sulla recente introduzione del permesso obbligatorio per la pesca in mare. Vuoi condividerla con noi e con i nostri utenti?
SG) Forse molti non saranno d’accordo, ma sono generalmente allergico agli obblighi, soprattutto se riguardano attività di svago, a meno che non siano per motivi di sicurezza.
Sarei d’accordo se questo servisse a censirci e successivamente darci un peso politico che attualmente non abbiamo.
Purtroppo ho l’impressione che questo sia soltanto il primo passo per avere poi una licenza di pesca a pagamento… Insomma, l’ennesimo stratagemma per rastrellare denaro ovunque sia possibile.
Spero di sbagliarmi…

PSB) Si è appena conclusa la stagione estiva. Hai registrato anche tu una importante riduzione delle prede, o pensi che si tratti del solito luogo comune?
SG) Assolutamente no, la riduzione delle prede (per lo meno nei nostri mari) mi sembra assolutamente reale.
Le ragioni sono molteplici, e soltanto una piccola parte delle quali riguardano i pescasub, nonostante l’accanimento contro la nostra categoria. E qui mi fermo per non irritarmi eccessivamente…

PSB) Una domanda che mi piace fare a chi vive con passione il mare e la pesca: quali sono le tue prede preferite e come, e se, ti piace cucinarle?
SG) In realtà, pur passando molte ore in acqua, le mie quote operative non sono molto alte.
Mi piace sognare dentici e ricciole, che però ho raramente occasione di vedere. Parlando quindi di prede più alla mia portata, sicuramente l’orata come cattura… e il barracuda per motivi “culinari”.
Adoro cucinare, mi rilassa e diverte molto, quando ne ho la possibilità ci dedico ore, variando il più possibile gli ingredienti.
Alla fine però quello che mi da’ maggior soddisfazione è la classica grigliata all’aperto con amici o parenti, tra chiacchiere, risate e magari… un bel bicchiere di buon vino!

PSB) Visto che dei fucili producete buona parte della componentistica, a quando la produzione di un arbalete SigalSub? e che caratteristiche particolari avrà?
SG) Ti rispondo con uno dei principali insegnamenti di mio padre: “Fai solo quello che sai fare… e cerca di farlo al meglio”.
Fare accessori di qualità è una cosa molto più complicata di quanto si possa pensare, immaginati un fucile.
Noi seguendo la nostra filosofia cerchiamo sempre di produrre qualcosa che dia un “di più”. E farlo su un fucile non è semplice.
Quello di produrre un arbalete Sigal è un mio sogno fisso, ma intraprenderò quest’avventura solo se e quando ce ne sarà l’occasione ed i giusti presupposti.
Ti dico senza vergogna che al momento non ci sentiamo totalmente pronti per un progetto del genere, è infatti ancora molta l’esperienza che dobbiamo fare.
Speriamo che prima o poi si realizzino le condizioni per provarci…

PSB) Per perfezionare i tuoi articoli immagino che avrai provato decine di modelli, secondo te qual’è la caratteristica principale per avere un buon arbalete?
SG) Sicuramente facilità di brandeggio e minor rinculo possibile. Non trascurerei l’intuitività dell’arma, sia nel tiro che nell’utilizzo.

PSB) Prima l’acciaio, poi il titanio, e il carbonio è in programma?
SG) Riprendo il concetto espresso poco sopra: stiamo facendo esperienza in molti campi.
Ma per quanto riguarda il carbonio (come anche il neoprene) non abbiamo ancora abbastanza conoscenze. Per il momento preferiamo affidarci a collaborazioni con ditte molto più esperte di noi in questi campi, che ci garantiscano prodotti di qualità.

PSB) Le aste SigalSub sono ottime, merito della scelta di un acciaio non economico. Spiegheresti ai nostri lettori la filosofia del tuo acciaio?
SG) Nessun segreto. Al momento di realizzare le nostre prime aste abbiamo semplicemente cercato il miglior acciaio che ci fosse sul mercato.
Non è stata una decisione semplice perché il costo di queste materie prime e delle lavorazioni è molto elevato, abbiamo dovuto quindi decidere per una riduzione dei nostri margini di guadagno, pur di avere un prodotto al top della qualità.
Sono comunque molto soddisfatto perché rispetto a lunghe tempistiche i fatti ci hanno dato ragione.
Devo anche dire che gli utenti moderni sono molto più maturi e preferiscono spendere qualcosa in più pur di avere prodotti di qualità e soprattutto, ci tengo a sottolinearlo, MADE IN ITALY.

PSB) La misura da 6,75 per gli arbalete è una novità, a chi si rivolge e come si usa?
SG) Avevamo una forte richiesta dai mercati esteri e abbiamo deciso di inserirla per dare ancora più possibilità di scelta sul settaggio dei fucili ai nostri clienti.
Personalmente è una misura che apprezzo molto poiché garantisce molta più rigidità di un’asta da 6.50 con un aumento di peso relativamente contenuto.

PSB) Si ha l’impressione che sulle aste tahitiane sia rimasto ben poco da inventare. Avete in serbo qualche ghiotta sorpresa in tal senso?
SG) Di idee ce ne sono sempre molte, alcune più facilmente realizzabili altre meno, il problema principale è quasi sempre quello dei costi di produzione.
Quest’anno abbiamo deciso di concentrarci sul miglioramento dei punti critici, come le fresature delle alette, i fori dei perni etc etc.
Non dico di più… se riusciremo nei nostri intenti tali novità verranno presentate al prossimo EUDISHOW.

PSB) Potrei farti la stessa domanda riguardo gli elastici. Il mercato sembra saturo, e ormai non si parla quasi più di mescole, reattività, resa, durata ma ci si limita a citare il diametro. Ritieni che la qualità dell’offerta sia davvero così omogenea e livellata?
SG) Le ditte produttrici di elastici non sono poi molte, gli unici punti su cui lavorare sono mescole, diametri ed eventualmente colori.
In ogni caso l’offerta di tali ditte è molto ampia (e con livelli di qualità molto differenti) quindi le gomme in commercio sono varie con caratteristiche molto diverse.
Bisogna però stare attenti a differenze di “marketing” e reali.

PSB) Elastici da 14 mm.: sono la moda del momento. E’ destinata a rimanere tale? Secondo te perché vengono prodotti pochissimi fucili, perlopiù artigianali, con gli elastici da 14 di serie?
SG) Credo che i primi ad importare questa tipologia di elastici in Italia siamo stati noi.
L’input è stato casuale, nel richiedere campioni di mescole e colori ci sono arrivati alcuni spezzoni di questo diametro. Spinto anche da qualche amico pescasub mi sono incuriosito, concentrandomi sul fatto che in altri paesi sono sempre stati largamente utilizzati.
I reali vantaggi sono: frazionamento del carico, riduzione del rinculo, tiro più fluido e fatica di caricamento molto minore.
Il fatto che ancora non siano presenti su fucili commerciali credo che dipenda da una certa staticità nel cambiare le nostre abitudini e anche da una ovvia tempistica necessaria a variare le realizzazioni da parte dei produttori.

PSB) Nel campo degli accessori, altre novità per il 2012?
SG) Dopo aver parlato con la famiglia di Giulio Campopiano si è deciso di mettere in commercio il meccanismo “EBAN” che già veniva prodotto da noi. Approfitto per ricordare quello che, oltre ad essere stato un eccezionale artigiano, era per me un grandissimo amico, che mi ha lasciato un vuoto incredibile. Il 10 ottobre è trascorso un anno dalla sua scomparsa.
Ci sarà un nuovo kit roller per modificare i fucili commerciali, prodotto in collaborazione con Stefano Donno e che porterà il nome del realizzatore (kit SEAWOLF, appunto), di cui noi saremo i distribuitori.
Inseriremo la commercializzazione di alcuni articoli per completare il catalogo e, se alcuni progetti andranno in porto, potrebbe esserci anche un’altra interessante novità…ma anche per questa maggiori informazioni verranno rilasciate al prossimo EUDISHOW.

Un saluto a tutti.
Simone Gallini.

Ringraziamo Simone per la gentilezza e la cortesia con la quale ha accettato la nostra intervista.
Lo ringraziamo anche per il tributo dedicato al compianto Giulio Campopiano. Persone come lui hanno fatto, e continuano a fare, la storia della Pesca Subacquea.

Info prodotti e contatti: http://www.sigalsub.it/

2 Commenti

  1. ivan.palumbo ha detto:

    Complimenti ad aste ed elastici, io sono un grandissimo fan. Un dettaglio indiscutibile è la durata, un’asta Sigal dura di più.

    Vorrei chiedere al mister Gallini se è possibile fare una versione dei Reactive Brown leggermente più scura (è solo una finezza estetica).

    Non ho ancora avuto il piacere di provare le ogive jewel e i mulinelli, comunque riparerò a questa lacuna a breve.

  2. Mytom ha detto:

    Le aste non si discutono. Da qualche anno uso esclusivamente le loro. Prima o poi proverò uno dei loro mulinelli. Mi incuriosisce la caratteristica di avere una bobina con peso specifico inferiore a quello dell’acqua.

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